“DEVI MORIRE INSIEME A TUO PADRE” ….
Questo il messaggio (non il solo invero) ricevuto sui social da Nicolò Pirlo, figlio dell’allenatore delle Juventus, Andrea.
Dunque ci risiamo, dopo l’augurio della morte al figlio dell’attaccante del Crotone Simy, un paio di settimane, fa, a causa della pressoché certa retrocessione della formazione calabrese, ecco arrivare un’altra …. o per meglio dire altre …. invettive da parte dei leoni da tastiera, quelli che dovrebbero essere immediatamente esclusi da ogni forma possibile di comunicazione, tanto nell’era attuale è così impossibile?
Sono solo parole? Se anche così fosse, che cavolo di parole sono? Di rabbia? Di stupidità? Di imbecillità incurabile ed inalienabile? Ma poi, come fa ad esserci anche gente che commenta dicendogli bravo e dandogli ragione? Ma in mondo viviamo? Neppure per scherzo si devono tollerare certe cose!!!
Siamo al centro di una pandemia nefasta ed ogni giorno leggiamo stronzate di coglioni che stuprano, spadroneggiano, bullizzano, ammazzano, e si augura la morte ad un ragazzo per il calcio?
Vero che con la SuperLega abbiamo passato il limite della decenza “sportiva”, ma lì si parla di debiti e di mafiosi che pensano di colonizzare il calcio ed i loro debiti con quattro perline in cambio dell’oro, mentre qui il discorso è completamente diverso …. la morte?!?!?!
Pirlo era un “maestro” tramutatosi in somaro, ok ci può stare; criticarlo per la stagione juventina da tunnel degli orrori carnevaleco va bene, anche se la colpa non è tutta sua, ma di chi su quella panchina ce lo ha messo, al di là delle solite dichiarazioni supponenti …. non vincere il decimo Scudetto consecutivo anche ci sta, perché tutto finisce, anche i regimi tirannici e nello sport è sempre questione di cicli, pure per la Juventus.
Però da lì ad augurare la morte ce ne corre …. insultare, sbeffeggiare, ridicolizzare magari con qualche fotomontaggio, può far parte del gioco, il resto no, e si può pure “odiare” sportivamente la Juve, esultare delle sue sconfitte (tanto loro fanno lo stesso con gli avversari), ma augurare la morte è un’infamia bella e buona.
Le partite? Già, quelle si sono giocate, ma le si può commentare quando si ha il vomito del calcio? Tutto passa, anche questo? Infatti, facciamo sempre finta di nulla …. tanto va tutto bene!
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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