TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA, OPERAZIONI DI SOCCORSO DELLA CROCE ROSSA SIRIANA

Le due peggiori hanno raggiunto magnitudo di 7.8 e 7.5. Centinaia di abitazioni crollate, soccorsi al lavoro tra le macerie. A fuoco i gasdotti, enormi danni al patrimonio culturale. Mattarella a Erdogan: “L’Italia vi è vicina”.

Salvatore Stramondo, direttore dell’osservatorio  nazionale terremoti Ingv, ha spiegato, ai microfoni di RaiNews24, che il sisma di magnitudo 7,9 che ha colpito la Turchia la scorsa notte ha prodotto un rilascio di energia che è circa mille volte superiore al sisma di Amatrice.

È salito ad oltre 5.000 morti il bilancio dei morti del devastante sisma che ha colpito Turchia e Siria. Le autorità turche hanno annunciato almeno 1.651 vittime, mentre almeno 1.000 morti si contano nella vicina Siria.

Asfalto sollevato, le auto inghiottite. Sono terribili le immagini che arrivano dalla Turchia. Un uomo ha raggiunto la pista dell’aeroporto di Hatay mostrando i segni del terremoto. Lo scalo di Hatay è inutilizzabile così come sono impraticabili numerose strade. Sospesi i voli commerciali negli aeroporti di Hatay e Gazantiep.

Due scosse devastanti hanno causato almeno 1500 vittime e ingenti danni da entrambe le parti del confine tra Siria e Turchia. La prima di magnitudo 7.8 sulla scala Richter e’ stata registrata alle 4.15 locali (le 2.15 in Italia) e dopo un quarto d’ora e’ stata seguita da un di magnitudo 6.7. Una seconda scossa di magnitudo 7.5 alle 13.25 locali (11.25 italiane) con epicentro un centinaio di chilometri più a nord.  Solo nelle dieci province tuche colpite per ora sono oltre 2.800 gli edifici crollati. Secondo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono oltre 2.400 le persone estratte vive dalle macerie in Turchia. I feriti sono diverse migliaia. La prima scossa e’ stata seguita da oltre 100 scosse di assestamento di cui 53 sopra la magnitudo 4.

Il terremoto ha provocato diversi danni alle infrastrutture energetiche e in particolare ai gasdotti, che hanno subito spaccatura e incendi. La compagnia di stato turca Botas ha temporaneamente sospeso il flusso di gas in tre diverse province. Per una fornitura regolare che raggiunga tutte le aree interessate serviranno 48 ore. Ingenti i danni al patrimonio culturale. È stata spazzata via la grande fortezza di Gaziantep, patrimonio Unesco, che da quasi duemila anni svettava sull’altipiano sito nella parte più occidentale dell’Anatolia sud-orientale della Turchia.

ANTONIO TAJANI:  “Da questa notte l’unità di crisi” della Farnesina sta seguendo la situzione in Turchia e in Siria. Nella zona più colpita “ci sono 21 italiani. Li abbiamo raggiunti tutti e ci risulta che stiano tutti bene. Nella zona più ampia c’erano 168 italiani e per quello che ci risulta sono tutti in salvo”.

Il Kurdistan iracheno ha annunciato di aver sospeso le esportazioni di petrolio attraverso la Turchia, in via precauzionale, dopo il devastante terremoto che ha colpito questo paese e la Siria. “Per garantire la sicurezza delle esportazioni di petrolio e prevenire eventuali incidenti indesiderati, le esportazioni di petrolio attraverso l’oleodotto che collega la regione del Kurdistan alla Turchia sono state sospese“, ha dichiarato il ministero curdo delle risorse naturali in una nota.

La faglia dove è avvenuto, spiega Alessandro Amato (Ingv), “può avere deformato la costa”. Andre Billi (Cnr): “In Italia mai magnitudo così alte“.

Sarebbero oltre 1.300 i morti accertati del sisma che ha colpito Turchia e Siria. Alle 912 vittime di cui ha parlato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan vanno sommate quelle registrate in Siria, dove ci sono 326 vittime nelle aree controllate dal governo e 150 in quello sotto il controllo dell’opposizione.

Nuove scosse di terremoto sono state registrate nelle coste siriane e libanesi dopo il devastante sisma di questa notte con epicentro il sud della Turchia. Secondo le autorità siriane e libanesi, citate dalle rispettive agenzie di notizie governtive Sana e Nna, le scosse sono state udite nelle città costiere siriane di Latakia, Tartus, Baniyas e Jabla, e in quelle libanesi di Tripoli e Beirut.  Altre, riferisce la Nna libanese, sono state avvertite sul Monte Libano. Il centro nazionale libanese di geofisica fa sapere, tramite i media, che una scossa con magnitudo 2.9 è stata avvertita sul Monte Libano a sud-est di Beirut.

La mia amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il nostro alleato della Nato, la Turchia, e ho autorizzato un’immediata risposta degli Stati Uniti“. Così si è espresso il presidente americano Joe Biden in una dichiarazione pubblicata sul sito della Casa Bianca, riguardo al terremoto che ha colpito la regione mediorientale questa mattina, provocando circa 2.000 vittime, secondo gli ultimi dati. Il presidente americano ha precisato che “alti funzionari americani si sono immediatamente rivolti alle loro controparti turche per coordinare tutta l’assistenza necessaria“, specificando che le squadre di soccorso americane “si stanno schierando rapidamente per iniziare a sostenere gli sforzi di ricerca e soccorso e rispondere alle esigenze dei feriti e degli sfollati“. Biden ha precisato che le agenzie umanitarie sostenute dagli Stati Uniti stanno rispondendo alla distruzione in Siria. Il presidente e la first lady si sono detti “profondamente rattristati” dalla notizia dei devastanti terremoti” e assicurano le condoglianze a chi ha perso i proprio cari, a “coloro che sono rimasti feriti e hanno visto le loro case e attività commerciali distrutte“.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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