Papa Francesco oggi in Udienza Generale ha toccato i temi dell’ipocrisia fuori e dentro la Chiesa. E continua il ciclo di catechesi sulla Lettera ai Galati dell’Apostolo Paolo, incentrando la sua meditazione sul tema: “I pericoli della Legge ipocriti”. “Cos’è l’ipocrisia?”, ha chiesto il Papa. “Si può dire che è paura per la verità. Si preferisce fingere piuttosto che essere sè stessi. E’ come truccarsi l’anima, truccarsi i comportamenti: non è la verità. E la finzione impedisce il coraggio di dire apertamente la verità e così ci si sottrae facilmente all’obbligo di dirla sempre, essere veritieri, di dirla dovunque e nonostante tutto. Nella politica non è inusuale trovare ipocriti che vivono uno sdoppiamento tra il pubblico e il privato”. Ma ad essere “particolarmente detestabile”, ha aggiunto, è “l’ipocrisia nella Chiesa”.

Il terremoto del 2016  – Al termine dell’udienza generale ha dedicato parole ai fedeli provenienti da Montegallo (Ascoli Piceno), “che il 24 agosto di 5 anni fa sono stati colpiti dal terremoto”, Papa Francesco ha affermato: “cari fratelli e sorelle, la vostra presenza mi offre l’occasione per volgere il mio pensiero alle vittime e alle comunità dell’Italia centrale, tra cui Accumoli e Amatrice, che hanno subito le dure conseguenze di quell’evento sismico”. “Con il concreto aiuto delle istituzioni, è necessario dare prova di “rinascita” senza lasciarsi abbattere dalla sfiducia, ha aggiunto il pontefice. Esorto tutti ad andare avanti con speranza. Coraggio!”.

Paralimpiadi, atleti testimoni di speranza e coraggio “Ieri a Tokyo hanno preso il via le paralimpiadi. Invio il mio saluto agli atleti e li ringrazio perché offrono a tutti una testimonianza di speranza e di coraggio”. “Essi infatti manifestano come l’impegno sportivo aiuti a superare difficoltà apparentemente insormontabili”.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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