Spunta una nuova fattispecie delittuosa per sanzionare chi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, utilizza – in modo da creare concreto pericolo a persone o cose – artifici ovvero arnesi simili, e facendo ricorso a oggetti contundenti o comunque atti a offendere.

Sono previste aggravanti “qualora i reati siano commessi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico”. Daspo o divieto di accesso rafforzato e pene più lunghe per i recidivi che siano denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti. Maggior tutela per gli arbitri. Questi alcuni punti del decreto sicurezza bis legati al mondo del calcio. Con 160 voti a favore, 57 contrari e 21 astenuti, il Parlamento italiano ha di fatto dato il via libera al decreto sicurezza bis, convertito in legge dal Senato, promosso dal Ministro dell’Interno. Tante le novità nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, con particolare attenzione al mondo del calcio.

Con l’entrata in vigore del decreto sicurezza bis, infatti, le pene nei confronti di chi terrà un comportamento violento – anche a livello verbale – all’interno degli stadi o comunque durante le manifestazioni sportive saranno pesantemente inasprite. Il Daspo, vale a dire il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, sarà notificato nei confronti di coloro i quali saranno denunciati per aver incitato, indotto o preso parte attiva a comportamenti violenti. Mano piuttosto pesante anche sui recidivi, cui sarà inflitta una sanzione minima di cinque anni. Coloro i quali saranno accusati di aver tenuto tali atteggiamenti anche all’estero, in maniera singola o in gruppo, saranno ugualmente puniti anche in caso d’incitazione o condotta finalizzata alla violenza.

Mano pesante, anzi pesantissima anche per coloro che si renderanno protagonisti di comportamenti violenti nei confronti di arbitri e ufficiali di gara: pena detentiva da sei mesi fino a cinque anni per chi commette atti violenti o minaccia arbitri e altri tecnici atti ad assicurare il corretto svolgimento delle varie manifestazioni sportive. Ovviamente, le suddette sanzioni dovranno essere disposte dal questore della località competente. Per quanto concerne la gestione dell’ordine pubblico, infine, maggior attenzione sarà dedicata nei confronti di chi, in luogo pubblico o aperto al pubblico, creerà situazioni di pericolo con razzi, fuochi d’artificio, petardi e oggetti contundenti. 

L’uso dei caschi o di qualsiasi altro dispositivo, che renda irriconoscibile una persona nelle manifestazioni sportive, è vietato. Inasprite anche le pene per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, così come lo saranno quelle per violenza o minaccia a un esponente politico, amministrativo o giudiziario. 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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