Damanhur è una Federazione di “comunità spirituali” che ha influenzato e influenza tuttora la vita di migliaia di persone.
La Federazione prende il nome dall’omonima città egiziana che, in antichità, fu sede del tempio dedicato al Dio Horus e secondo gli abitanti del luogo, il nome Damanhur deriverebbe dalla parola “Damm” che in arabo-egiziano significherebbe sangue e da “Nhur” che indicherebbe la parola fiumi, cioè fiumi di sangue, in riferimento ad una antica guerra che avrebbe purtroppo fatto versare sangue a fiumi.

Venne fondata su ispirazione di Oberto Airaudi (Falco Tarassaco) nel 1979 e di alcuni amici, i quali precedentemente diedero origine al centro Horus a Torino.
Damanhur fu istituita con lo scopo di diffondere discipline parapsicologiche e di aprire una clinica dove utilizzare strumenti terapeutici non convenzionali.
A tal proposito venne acquistato un terreno a Baldissero Canavese dove nel 1977 iniziarono i lavori di costruzione della cosiddetta “Città della Luce”, a lavori conclusi le persone che iniziarono a vivere nella comunità furono circa una ventina, con a capo Oberto Airaudi, il quale assieme ad altre cinque persone nominate ministri, pensò di introdurre una sorta di costituzione, un sistema politico-sociale specifico e addirittura una moneta per gli scambi interni.
Successivamente alcuni adepti della comunità misero a disposizione dei risparmi per ingrandire e rifinire la costruzione di Damanhur, nel 1983 risiedevano circa 150 persone e all’interno della comunità erano funzionanti anche una scuola materna privata e una scuola elementare, inoltre le attività economiche inizialmente gestite in maniera comunitaria vennero privatizzate.

Verso la fine degli anni ottanta la comunità ospitava circa 300 persone risiedenti in tre zone distinte: Damjl, Tentyris ed Etulte. Dopo aver perfezionato l’uso del credito riuscirono ad incrementare la distribuzione e la formazione di ricchezza e di beni, venne inoltre introdotta la possibilità di sostituire la copertura di denaro corrente con beni immobili, fino ad arrivare al sistema attuale, dove il valore del credito è agganciato a quello dell’Euro e prevede una serie di regolamenti per tutte le persone che aderiscono al circuito Damanhur.

Airaudi fu la guida spirituale per tutti i membri, anche se negli ultimi anni lasciò gli incarichi di responsabilità ad altri affiliati della comunità per dedicarsi a pratiche quali: la pranoterapia, la “selfica”, le “linee sincroniche”, discipline filosofiche ed esoteriche.
La selfica è una tecnica coniata dallo stesso Airaudi dove vengono direzionate energie vitali ed intelligenti e, sempre secondo le sue ricerche, il nome selfica deriverebbe da “Self” ovvero spirale, in un linguaggio molto antico, racchiudendo secondo la sua concezione un insieme di conoscenze utilizzate ad Atlantide, nella cultura egizia, etrusca, celtica ed araba.

Secondo i damanhuriani queste tecniche utilizzano strutture basate sulla spirale, sui metalli, sui colori, sugli inchiostri speciali e sui minerali in grado di accogliere e convogliare energie intelligenti o forme viventi.
Airaudi inoltre si interessò e divulgò conoscenze sulle linee sincroniche, da lui definite fiumi di energia, ovvero una sorta di sistema nervoso che circonda il pianeta e che si estenderebbe a livello del suolo, innalzandosi talvolta per chilometri o immergendosi sottoterra; secondo lo stesso Airaudi le linee sincroniche avrebbero la funzione di collegare il nostro pianeta all’Universo, trasportando pensieri e idee e attraverso tali linee sarebbe possibile collegarsi a qualsiasi punto del pianeta o addirittura ad altri pianeti e galassie.

Non vi è però nessuna dimostrazione scientifica o teoria accreditata che possa avvalorare e comprovare l’esistenza delle linee sincroniche.
Sempre secondo la sua teoria la Terra sarebbe attraversata da diciotto linee principali, nove in direzione nord-sud (verticali) e nove con direzione est-ovest (orizzontali), dette linee furono rilevate da Airaudi attraverso sistemi non convenzionali quali i viaggi astrali, la radiestesia e la medianità oltre anche all’osservazione di fenomeni fisici, naturali ed eventi storici. Secondo la teoria damanhuriana le informazioni presenti nelle linee sincroniche verrebbero trasmesse attraverso le emozioni, le immagini ed i sogni.

Nel 2004 Airaudi venne indagato dalle autorità italiane per evasione fiscale per un ammontare superiore ad un milione di euro anche se il debito venne poi ripagato grazie al suo patriminio personale, formato da numerosi immobili e anche da un elicottero privato.
Nel tempo vi furono numerosi controlli da parte dei Nas e della Guardia di Finanza, i quali trovarono delle irregolarità, ma le accuse più pesanti che suscitarono scalpore provennero proprio da ex aderenti della Federazione, i quali spiegarono che all’interno di Damanhur vi furono episodi di settarismo, sfruttamento, manipolazione psichica ed abusi fisici.

Inoltre già dai primi anni di vita della comunità vennero scavate abusivamente gallerie, stanze e nicchie sotterranee nella zona (in Valchiusella a circa 50 km dalla città di Torino), denominate “Tempio dell’Umanità”, il tempio crebbe clandestinamente e a dismisura senza considerare nessun permesso edilizio. Nel 1992 venne scoperta la sua esistenza e la Comunità Montana di Valchiusella chiese la sua distruzione, finchè dopo 4 anni di sequestro venne dichiarata “opera d’arte collettiva” e affidata in custodia alla comunità stessa. Nel 2001 Damanhur venne denomiata dal Guinness World Records come il tempio sotterraneo più grande del mondo.

All’incirca dal 2000 la comunità è formata da oltre 800 persone e viene definita una confederazione di comunità che elegge i propri organismi amministrativi; essa conta circa 80 ettari di terreno utilizzati per scopi agricoli e accoglie circa quaranta attività lavorative, molte delle quali di natura artistica e artigianale.
Il lavoro viene gestito dai “Re Guida” eletti semestralmente e dal “Collegio di Giustizia”. I membri che entrano in comunità assumono un nuovo nome ispirato alla natura, uno composto dal mondo vegetale e uno da quello animale e possono mantenere alcuni beni dalla vita precedente o affidarli definitivamente a cooperative all’interno della comunità.
Ogni membro è sottoposto a regolamenti che determinano ogni aspetto della vita quotidiana, del lavoro, dei diritti e dei doveri.

Vi sono inoltre centri in Italia e all’estero (Europa e Giappone) dove vengono svolti corsi e conferenze in collegamento con la Comunità stessa.
Nel 2005 Damanhur ricevette un premio come miglior “eco-villaggio” dal Communication Coordination Committee for United Nations (organizzazione governativa accreditata all’ONU) per l’integrazione della comunità nell’ambiente locale.

Oberto Airaudi morì nel 2013 per un tumore al fegato, rifiutando le cure terapeutiche convenzionali, in coerenza con i propri principi.
Damanhur rimane comunque un luogo che desta sempre scalpore, sia per la magnificenza e la cura dei particolari della cosiddetta “Città della Luce”, sia per le segnalazioni di abusi fisici e psichici da parte di adepti ma anche provenienti dall’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, il quale definisce la Federazione di Damanhur con caratteristiche simili alle sette, dove vengono utilizzati mezzi quali la manipolazione, i ricatti, l’allontanamento dai familiari, la completa spersonalizzazione dell’individuo, la privazione di ogni capacità decisionale e la messa in povertà di ogni adepto.

A cura di Barbara Comelato – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui