Gioca a tennis il Cesena contro i marmisti, lo fa meno di una settimana dopo aver subito un poker a Montevarchi, lo fa incurante delle polemiche (e dei silenzi societari) che ancora non si erano sopite, in un gioco a rimpiattino con chi insegue, un passo avanti ed uno indietro verso il terzo posto finale.
L’Entella perde a Reggio e si chiama fuori, mentre rimane in corsa il Pescara che vince a Pistoia e resta due punti dietro i bianconeri e con una peggiore differenza reti, che ci auguriamo non serva a nulla.
Il 6-0 è la vittoria di mister Viali, crocifisso dopo la batosta di Montevarchi? Sbagliato dire che il mister ci abbia messo del suo in entrambe le occasioni? Certo, anche lui sbaglia e fa bene come tutti, anche se passare da una batosta che farĂ epoca, ad una vittoria altrettanto storica, qualche motivo di incredulitĂ lo lascia; che in societĂ Viali non sia gran che considerato, lo sappiamo tutti, ma oggi sulla panchina del Cesena c’è ancora lui, per la stagione prossima, salvo miracoli, difficile scommettere sul suo nome.
Come si passa da uno 0-4 ad un 6-0? Trasferta e casa contano certamente, così le motivazioni; certo che perdere come a Montevarchi dovrebbe stuzzicare l’orgoglio, la reazione di chi va in campo, considerando che si è la squadra terza in classifica, e fare pena contro la quattordicesima lascia, o dovrebbe lasciare, comunque un segno.
Ora vedremo a Siena cosa succederĂ , sapendo bene che non c’è limite a nulla quando si tratta del Cesena, di questo Cesena “americano”, che al posto di stelle e strisce sta facendo vedere alti e bassi assai poco ipotizzabili.
Il terzo posto è ampiamente a portata di Nardi e compagnia, che poi i playoff siano visti come un’opportunitĂ da tentare di sfruttare sino in fondo, questo devono deciderlo chi comanda, ma ancora di piĂą chi va in campo, perchè i miracoli a volte esistono, ma c’è sempre anche la possibilitĂ di trovarsi un “Matelica” tra i piedi a rovinare la festa.
Il Cesena ci stupirĂ senz’altro ancora, senza dubbio, quello che non sappiamo è come, dato che ormai abbiamo capito che da zero a dieci è tutto, assolutamente, possibile!
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Luigi Rega