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La Sicilia passa nuovamente in zona gialla con regole e misure più rigide per scongiurare nuovi contagi da coronavirus. Ma cosa cambia rispetto alla zona bianca? Ecco nel dettaglio cosa è obbligatorio e cosa vietato.

Il passaggio in zona gialla determina in particolare l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Non c’è coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo.

Rispetto alla zona bianca, non cambiano le funzioni del green pass: il certificato verde – per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi – consentirà ad esempio l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi.

All’aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il green pass è indispensabile per l’accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere). La Sicilia sarà in zona gialla il primo settembre, quando il green pass diventa obbligatorio per usufruire dei trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi).

Capitolo sport: come stabilisce l’ultimo decreto covid, negli impianti di una regione in zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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