POSTO OCCUPATO CONTRO IL FEMMINICIDIO SCARPE ROSSE

Da nord a sud scarpe rosso sangue. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Così come non diminuiscono le donne di ogni età uccise anche per futili motivi.

Sono state 75 le vittime di omicidio volontario nel corso del 2020, 72 nel 2019 e 74 nel 2018, tutte per mano di partner ed ex partner, padri e figli, conoscenti o spasimanti. Una strage senza fine che a oggi conta 12 vittime dall’inizio dell’anno. Questa la lunga scia di violenze di genere o femminicidi accertati nel 2021.

A gennaio muore una bambina di diciotto mesi di Como per maltrattamenti (rilevate molteplici lesioni, tra cui varie ecchimosi ed escoriazioni in diverse parti del corpo) e sottoposta a ripetute violenze sessuali dal compagno della madre che viveva in casa con lei; una donna di 34 anni è uccisa a Venezia, alla presenza dei tre figli, dal marito che ha brandito un coltello, colpendo la vittima con molteplici fendenti; una 17enne parzialmente carbonizzata, nuda, con il volto tumefatto e il cranio ferito è rinvenuta in un burrone a Palermo.

Principale sospettato del delitto, sul quale pesano gravi indizi di colpevolezza, il fidanzato, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere; madre di 39 anni e figlio di 5 anni aggrediti e uccisi a Torino con diverse coltellate (15 fendenti sul corpo della moglie e 8 su quello del figlio) dal marito e padre del bambino, accusato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà.

L’aggressore avrebbe prima accoltellato le vittime nel letto, poi si sarebbe accanito su di loro pestandoli con diversi oggetti presenti in casa, tra cui il televisore.

La mattanza è ripresa, con particolare violenza nel mese di febbraio iniziato con la morte della ragazza di 29 anni, originaria di Rimini, uccisa con ventidue coltellate dal suo ex nel Salento.

Poi il delitto di Faenza – arrestato l’ex marito quale mandante dell’omicidio e il killer suo complice – nel quale una 46enne è stata aggredita alle spalle e brutalmente uccisa con un fendente alla gola. 

A seguire gli altri vigliacchi e premeditati omicidi da parte di “animali” che si considerano uomini. La 32enne di Palermo, ferita a morte con dieci coltellate dal marito; la 47enne a Milano, uccisa con cinque fendenti dal convivente; la 49enne di Pavia, strangolata dall’ex convivente; la 69enne di Genova, uccisa con cento coltellate dall’ex compagno. Non di minore gravità la 20enne – ricoverata in prognosi riservata a Torino – colpita da varie coltellate al torace, all’addome e al collo dall’ex fidanzato, arrestato per tentato omicidio. Nelle ultime giornate l’ulteriore escalation con la 50enne di Ferrara ferita a morte con un corpo contundente alla testa per il quale è in stato di fermo il compagno della vittima e, ultimo fatto di sangue in ordine di tempo, la 42enne di Trento uccisa dall’ex marito (pregiudicato già agli arresti domiciliari per episodi simili) colpita alla carotide con due colpi di accetta. 

Mi chiedo perché questa bruttissima razza di “maschi” violenti e vigliacchi, non si confronta con Mike Tyson? 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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