E’ bastata una papera di Gagno e una traversa salva punti ha regalare al Cesena Fc una vittoria che sa di scaccia crisi ad un mese dal Natale.
E da Borello, lungo il Savio abbiamo ascoltato l’acuto del Manuzzi quando è arrivato il vantaggio bianconero.
Il gol per merito di quel ragazzo ribelle, con il petto in fuori, che ci ha creduto fino in fondo con raffinata misura tanto millimetrica da far compiere l’errore madornale al numero 1 del Modena. Una rete non di takle, di scatto e nemmeno di logica, ma più di fortuna da bollettino parrocchiale, in un certo modo premonitore.
Con questi tre punti che si sommano al pallottoliere della classifica, il cavalluccio alza la testa dall’acqua alta ed è pronto agli ultimi esami invernali per proiettarsi verso una nuova ribalta.

Anche io come molti abbiamo criticato Modesto sulla pelle e sui sentimenti tecnici, probabilmente il nostro giudizio è stato affrettato al cieco conformismo. Bastano dunque due vittorie consecutive per togliere di dosso a Francesco la critica? Forse si, visto che da un mese si nota un Cesena Fc che corona il gioco all’italiana. Prima si pensa a non buscarle e poi si cerca il guizzo, magari anche con l’assistenza dello spirito Santo. Ma non importa se vince la fantasia la caparbietà e scompare la fragilità in campo.

Il definitivo successo dei cesenati nel derby Emiliano-Romagnolo per un mezzo piede di Borello spiana di fatto una strada fertilissima di caratura fino al punto che la zona play-off (che fino a poche settimane fa pareva lontanissima), oggi puo’ essere alla portata di capitan De Feudis e compagni.
Sarebbe un grandissimo errore, ora, montarsi la testa; occorre lavorare e non allentare la maglia sul corpo.
Sublimando un antico ricordo, proprio dopo una vittoria contro i canarini, il Cesena fece innamorare di sè tutti, compreso i tifosi più ipercritici, di coloro che non facevano correre buon sangue ne nei confronti di Fabrizio Castori, ne di quel gioiello chiamato Emiliano Salvetti.

Chissà se dalla vecchia storia d’orata, il nuovo Cesena possa avere un corso simile in questa stagione partita storta come allora. La fama o se preferite la fame c’è, dunque, tolte le ultime lacune dinamiche, la squadra, la rosa, tutti i convocati, ogni domenica possono regalarsi e donare un sogno graditissimo e noi magari, scriba alla ribalta aumentare la tiratura del giornale per il solito immancabile sostegno. Se si uniscono le forze in questo periodo il destino può divenire coerente e fortunato.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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