La produzione industriale va a picco ad aprile nell’area euro, si registra un meno 17,1% rispetto a marzo nel mese peggiore dei lockdown antipandemia di coronavirus. Secondo i dati di Eurostat, nel confronto su base annua la produzione è sprofondata del 28%, si tratta ovviamente in entrambi i casi dei crolli peggiori mai registrati. L’ente di statistica Ue riporta cadute quasi ovunque, con l’Italia che ha accusato un meno 19,1% dal mese precedente e la caduta più grave tra i grandi paesi manifatturieri su base annua: un meno -42,5%.

Secondo Eurostat “le misure di contenimento legate a Covid-19, ampiamente attuate dagli Stati membri, hanno continuato a incidere in modo significativo sulla produzione delle medie-grandi imprese”. Il dato di aprile sulla produzione industriale, aggiunge l’ufficio di Statistica europeo, segna le maggiori diminuzioni mensili registrate dall’inizio della serie, “ben al di sopra delle diminuzioni dal 3% al 4% osservate alla fine del 2008 e all’inizio del 2009 durante la prima vera crisi finanziaria”.

Nel complesso, la produzione industriale nell’area euro e nella Ue è scesa ai livelli osservati l’ultima volta a metà degli anni ’90. Quanto ai singoli settori nell’aprile 2020, rispetto a marzo, nell’area dell’euro, la produzione è diminuita del 28,9% per i beni di consumo durevoli, del 26,6% per i beni strumentali, del 15,6% per beni intermedi, 11,9% per beni di consumo non durevoli e 4,8% per energia. Nell’Ue la produzione è diminuita del 27,8% per i beni di consumo durevoli, del 27,3% per i beni strumentali, del 14,9% per i beni intermedi, del 10,7% per beni di consumo non durevoli e 5,0% per energia.

La produzione industriale è diminuita in tutti gli Stati membri per i quali sono disponibili dati. I maggiori decrementi sono stati registrati in Ungheria (-30,5%), Romania (-27,7%) e Slovacchia (-26,7%).

A cura di Renato Lolli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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