Il procuratore della Corte penale internazionale ha annunciato ieri sera che avrebbe “immediatamente aperto” un’indagine sulla situazione in Ucraina, dove sarebbero stati commessi crimini di guerra, dopo aver ricevuto il via libera da 39 stati parte della CPI.

“Ho appena notificato alla presidenza della CPI la mia decisione di aprire immediatamente un’indagine sulla situazione” in Ucraina, afferma il procuratore capo, il britannico Karim Khan, in una dichiarazione.

“Il nostro lavoro di raccolta delle prove è iniziato. Tra i paesi che hanno dato il loro via libera: tutti i membri dell’Unione Europea, ma anche Australia, Canada, Nuova Zelanda e Svizzera. Anche paesi dell’America Latina come la Colombia e il Costa Rica hanno dato la loro approvazione. Secondo Khan, c’è una “base ragionevole” – il criterio con cui un’indagine può essere aperta presso la CPI – per credere che i crimini che rientrano nella giurisdizione della Corte siano stati commessi in Ucraina.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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