Confindustria ha limato al ribasso le stime del Pil per il 2016 e il 2017 e ha parlato di crescita “bassa e insoddisfacente”: per l’anno in corso il prodotto interno lordo a +0,7% (da +0,8%) e per il prossimo anno a +0,5% (da +0,6%).
“Nel contesto di accresciuta turbolenza globale – si legge ne ‘Le sfide della politica economica’ – l’economia italiana presenta una debolezza superiore all’atteso. La risalita del Pil si è arrestata già dalla scorsa primavera. Gli ultimi indicatori congiunturali non puntano a un suo rapido riavvio, piuttosto confermano il profilo piatto. I rischi si mantengono verso il basso. La crescita indicata per il 2017, sebbene già del tutto insoddisfacente, non è scontata e va conquistata”.
“L’urgenza di misure a favore degli investimenti e che spronino la produttività è ribadita dalla sostanziale conferma delle previsioni Csc di bassa crescita”, prosegue ancora il rapporto. “Il forte aumento dell’incertezza è legato questa volta anche alla questione politica, all’evidente incertezza politica”.