“Non ho mai avuto idoli, il mio giocatore preferito sono io”. Così parlò Cristiano Ronaldo, classe 1985. E dargli torto non si può. Il calciatore portoghese, attaccante della Juventus e della nazionale portoghese, della quale è capitano, è l’uomo dei record.

L’ultimo raggiunto nella sfida di domenica contro la Fiorentina quando ha segnato per nove partite consecutive, azione riuscita in precedenza solamente a David Trezeguet che per 10 anni ha difeso i colori bianconeri, anche in Serie B e che lo ha celebrato su Instagram: “Condivido un grande record con un magnifico giocatore, 9 di fila”.

Quattordici reti nelle ultime nove partite, di cui cinque su rigore, hanno permesso al portoghese di raggiungere quota 50 gol complessivi in maglia bianconera, il secondo più veloce di sempre nel calcio italiano moderno dopo Shevchenko a tagliare questo prestigioso traguardo. Sempre in tema di record, Ronaldo è invece l’unico ad aver vinto nello stesso anno solare la Champions League, l’Europeo, il Mondiale per club e il Pallone d’oro, l’unico calciatore ad aver segnato almeno una rete in 4 Europei (2004, 2008, 2012, 2016) e 4 Mondiali (2006, 2010, 2014, 2018) consecutivi. E si potrebbe andare avanti ancora per molto. A 35 anni, Ronaldo pensa ancora a giocare perché – ha detto in una recente intervista – “mi diverto ancora tanto… giocare, mantenermi in forma, essere sempre ad alti livelli è ciò che mi piace ma il segreto di tutto è divertirsi.

Io faccio quello che amo, sono fortunato e sono felice davvero. La gente applaude, la gente critica, ma questo è il calcio, per me non è un problema, è normale: so chi sono, so quello che sto facendo e alla fine della storia tutti mi applaudiranno e diranno ‘bravo'”. Quando al futuro, CR7, cinque volte Pallone d’Oro, ancora non ci pensa, fa solo sapere che “se diventassi mai un allenatore, sarei un motivatore: l’allenatore deve trasmettere le sue passioni e i suoi talenti alla squadra. Per esempio a me piace divertirmi, dribblare, tirare, fare gol: dovrei trasmettere tutto questo alla squadra, da motivatore, sicuro”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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