Nella città di Voronež, Russia europea sud-occidentale, i mass media locali hanno rilevato aggiotaggio nei pressi delle camere mortuarie degli ospedali per i pazienti Covid. Secondo le disposizioni del governo russo, la salma di ogni defunto presumibilmente deceduto per le cause dovute al Covid deve essere sottoposta all’autopsia.

I mass media locali rilevano lunghe file per il recupero delle salme dei cari estinti. I reporter locali ipotizzano che con l’arrivo dell’autunno la mortalità sia notevolmente aumentata e gli anatomopatologi non riescono a smaltire la mole di lavoro. Uno degli addetti ai lavori di un ospedale, dietro anonimato, ha spiegato ai giornalisti locali la sostanza del problema: “Capitano 30 decessi al giorno, e il giorno precedente erano 38. Non ci sono depositi per conservarli. A questo servono i camion frigo”. In un altro ospedale della stessa città è stato avvistato un autorimorchio frigo. Secondo le autorità locali, nei giorni di picco della pandemia i decessi giornalieri nella città erano 50 mentre, secondo i dati ufficiali, nella città di Voronež nell’intero periodo della pandemia sono morte 6.339 persone.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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