Nuovo balzo della curva dei contagi da Coronavirus in Italia. Sono 31.084 i nuovi casi e 199 i decessi nelle ultime 24 ore. Record anche di tamponi: 215.085. Ieri l’incremento di casi era stato di 26.831, i morti erano stati 217 e 201.452 i tamponi.
Le terapie intensive crescono di 95 unità (ieri 115), per un totale che sale a 1.746. Gli attualmente positivi salgono a 325.786 (+26.595) con 16.994 pazienti ricoverati con sintomi (+1.030). Sono in isolamento domiciliare 307.046 pazienti mentre sono 4.285 le persone dimesse o guarite.
La regione con più contagi è sempre la Lombardia (8.960), seguita da Campania (3.186), Veneto (3.012), Toscana (2.765) e Piemonte (2.719).
Iss: Italia verso scenario 4, rapido peggioramento
L’epidemia in Italia è in “rapido peggioramento” e ancora compatibile con uno scenario di tipo 3, ma in evoluzione verso uno scenario di tipo 4.
Si segnala che in alcune Regioni italiane la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4 con rischio di tenuta dei servizi sanitari nel breve periodo.
Si conferma pertanto una situazione “complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale con rischio di criticità importanti a breve termine in numerose Regioni/PA italiane”. Lo rileva il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Evitare contatti e restare a casa il più possibile
È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. E’ obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi, evidenza l’Iss.
Rischio alto per 11 regioni
Sono 11 le regioni classificate a rischio elevato di una trasmissione non controllata di SARSCoV-2 e 4 regioni (Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte) più la provincia di Bolzano sono nello scenario 4.
Delle 11 regioni, 5 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale ma il dato non è attendibile perché la sorveglianza è insufficiente al momento della valutazione. Altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.
Quelle a rischio alto sono l’Abruzzo, la Basilicata, la Calabria, la Liguria, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto.
a cura di Silvia Camerini – Foto Imagoecnomica