GIUSEPPE CONTE PREMIER

Stamane la riunione tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e i capi delegazione dei partiti di governo, Pd, M5s, Iv e Leu. Sul tavolo la situazione dell’epidemia da Covid-19, vista anche la scadenza, il 7 gennaio, delle misure messe in campo in occasione delle festività.
Il provvedimento ponte tra il 7 e il 15 gennaio Nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore le misure previste per la zona arancione: tra queste, le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto.

Dal 7 gennaio e fino al 15, data di scadenza dell’ultimo Dpcm, viene consentito lo spostamento tra le regioni solo per ragioni di necessità. Sono queste alcune delle ipotesi emerse nel vertice tra il premier Giuseppe Conte, i capidelegazione di maggioranza, il ministro Francesco Boccia e membri del Comitato tecnico scientifico. Ipotesi massimo due ospiti a casa fino al 15 gennaio Proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. E’ una delle ipotesi emersa durante il vertice La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarabbe prorogata fino al 15 del mese.

Speranza incontra i membri del CTS Al vertice con il presidente del Consiglio ha partecipato anche il ministro per la Salute, Roberto Speranza, in collegamento. A quanto si apprende Speranza, vedrà nelle prossime ore il CTS e i membri della cabina di regia per il monitoraggio regionale

La didattica delle scuole deve ripartire dal 7 gennaio. E’ quanto avrebbe detto il premier Giuseppe Conte, secondo quanto appreso dall’Ansa, nel corso del vertice con i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e membri del CTS.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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