Secondo il virologo Francesco Broccolo, dell’Università del Salento, la sottovariante XBB.1.5, nota anche come Gryphon, potrebbe essere la causa del rialzo dei contagi in CinA.

Tra le ultime arrivate, ma sempre parte della famiglia della variante Omicron, la sottovariante XBB sembrerebbe essere collegata anche al rialzo dei casi registrato negli Stati Uniti. A New York, in particolare, la stessa è aumentata del 140% nell’ultimo mese, facendo registrare un tasso di ricovero ospedaliero superiore a quello visto con la variante Delta, e rilevato durante l’ondata Covid dell’estate 2021. “È vero che in Cina si è passati in breve tempo da una politica di restrizione severa a un’apertura improvvisa, ma è anche vero che la popolazione ha ricevuto un vaccino, il Sinovac, con una somministrazione pari a 241 dosi per 100 abitanti, pari a quella del Regno Unito”, ha osservato Broccolo.

Nonostante non ci siano ancora certezze, per gli esperti sarebbe la sottovariante XBB.1.5, che nel Paese circola da ottobre, ad essere responsabile del rialzo dei contagi. Questa sarebbe il risultato della ricombinazione di altre due sottovarianti di Omicron: la BJ.1 (BA.2.10.1.1) e la BA.2.75 (BA.2.75.3.1.1.1). “Sta circolando un vero e proprio sciame di varianti, alcune delle quali rappresenterebbero una evoluzione convergente, prime tra tutte la XBB, la quale sta rapidamente sostituendo sottovarianti comuni, come BQ.1 e BQ.1.1. A farla avanzare così velocemente sarebbe una mutazione, chiamata F486P, che le permetterebbe di sfuggire agli anticorpi generati sia da infezioni da Omicron 5, sia dai vaccini, compreso il vaccino a mRNA bivalente. Inoltre rafforzerebbe il legame con il recettore ACE2, cioè la porta di entrata del virus, presente soprattutto sulle cellule dell’epitelio respiratorio”.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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