Rose rosse sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro in memoria delle oltre 500mila vittime di Covid in Brasile.

Il Paese è il secondo dopo gli Stati Uniti a raggiungere il triste primato. La cifra è stata confermata dal ministro della Salute Marcelo Queiroga su Twitter: “Cinquecentomila vite perse a causa della pandemia che colpisce il nostro Brasile e il mondo”.

Bolsonaro contestato Secondo il giornale ‘Folha de Sao Paulo’, le cifre reali potrebbero essere ancora più alte di quelle riportate ufficialmente nel paese, che attraversa uno dei momenti più gravi della pandemia. Il presidente Bolsonaro, contestato dalla piazza per la linea adottata sulla pandemia, continua a minimizzarne l’importanza definendola “influenzetta”, a contestare i vaccini e l’uso delle mascherine.

Ieri migliaia di persone hanno protestano in tutto il Brasile contro la politica adottata dal suo governo per far fronte alla pandemia da Coronavirus, chiedendo le dimissioni del presidente, più vaccini e sostegno economico per gestire le conseguenze dell’epidemia. La Commissione d’inchiesta sul Covid Intanto il Senato brasiliano sta indagando su come il bilancio delle vittime sia diventato così alto, concentrandosi sul motivo per cui il governo di estrema destra del presidente Jair Bolsonaro ha ignorato le opportunità di acquistare vaccini per mesi mentre promuoveva l’idrossiclorochina, un farmaco contro la malaria che studi rigorosi hanno dimostrato essere inefficace nel trattamento del Covid-19.

Chiesto il bando dai social E c’è chi chiede che, come accaduto per l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il presidente venga bandito da alcuni social network. Il senatore dell’opposizione Randolfe Rodrigues, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta (Cpi) costituita per appurare eventuali omissioni nella gestione della pandemia di coronavirus da parte del governo federale, ha annunciato l’intenzione di convocare i dirigenti in Brasile di Facebook e YouTube.

Secondo il senatore, le piattaforme sarebbero utilizzate dal capo dello Stato, nelle sue dirette settimanali, per divulgare “fake news”. “È necessario che i dirigenti di queste società in Brasile compaiano alla Cpi. Per molto meno, Donald Trump è stato bandito dai social network”, ha scritto Rodrigues in una nota alla stampa. Per le opposizioni, Bolsonaro userebbe il web per screditare l’efficacia dei vaccini anti-Covid e promuovere medicinali non approvati dall’Oms per la cura dei pazienti affetti dalla malattia, come clorochina e ivermectina.

La Cpi sospetta inoltre che il presidente abbia agito per favorire la circolazione del virus e ottenere una presunta immunità di gregge della popolazione. Il paese che conta circa 213 milioni di persone sta registrando quasi 100.000 nuovi contagi e 2.000 morti al giorno. Da gennaio sono 84,4 milioni le dosi somministrate. Finora sono stati immunizzati 60,3 milioni di brasiliani, di cui 24,08 milioni con entrambe le dosi.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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