Oggi per il nostro sciopero del venerdì ci siamo ritrovati per un flah-mob in piazza insieme alle attiviste e agli attivisti di Nonunadimeno, Greenpeace e XR. Abbiamo indossato delle mascherine fucsia e verdi (a rappresentare le lotte ecologista e transfemminista che portiamo avanti) e delle tute bianche su cui abbiamo scritto frasi come "Si muore di femminicidio", "Si muore di migrazione", "Si muore di crisi climatica", "Si muore sul lavoro", "Si muore di Coronavirus" e molte altre.

Giochiamo col fuoco. In un laboratorio di Boston hanno combinato la variante Omicron con il ceppo originale di Wuhan creando un virus altamente letale.

Covid, una pratica che andrebbe proibita ma l’uomo continua. Negli USA è stato creato un virus letale

L’uomo gioca a fare Dio, non contento del Covid. In questi giorni si ha notizia di un altro esperimento sul cosiddetto “guadagno di funzione”, proprio mentre The Lancet si è ricreduta sulla possibilità che Sars-Cov 2 sia sfuggito da un laboratorio. Per la prestigiosa rivista, che aveva inizialmente criticato l’ipotesi, l’opzione “fuga del virus da un laboratorio” andrebbe presa in considerazione alla pari della generazione dello stesso dalla fauna selvatica in Cina.

Per “guadagno di funzione” si intendono quelle modifiche genetiche indotte su un virus che ne determinano l’acquisizione di una nuova funzione o il potenziamento di una preesistente. In un laboratorio della Boston University, il National Emerging Infectious Diseases Laboratories negli USA gli scienziati hanno combinato la variante Omicron con il ceppo originale di Wuhan creando un virus altamente letale.

Il nuovo organismo risulta mortale all’80% per i topi ai quali è stato fatto assumere. Quando un gruppo di ratti simile è stato invece esposto al ceppo Omicron standard sono sopravvissuti tutti e hanno manifestato solo sintomi “lievi”. A rivelarlo il quotidiano britannico Daily Mail che riporta anche la condanna della comunità scientifica sulla pericolosa manipolazione. La ricerca sul “guadagno di funzione” è stata in gran parte limitata negli Stati Uniti, almeno fino al 2017, quando il National Institutes of Health ha iniziato a consentirne lo sviluppo. Oggi va avanti negli Stati Uniti, nonostante i timori che pratiche simili possano aver dato inizio alla pandemia.

Il National Emerging Infectious Diseases Laboratories della Boston University è uno dei 13 laboratori di livello 4 di biosicurezza negli Stati Uniti che sono autorizzati a gestire i patogeni più pericolosi. “Si sta giocando con il fuoco, questa pratica dovrebbe essere totalmente proibita”, ha dichiarato al Daily Mail Shmuel Shapira, uno dei principali scienziati del governo israeliano.

La ricerca di Boston non è stata sottoposta a revisione paritaria. Richard Ebright scienziato e chimico della Rutgers University, sempre negli USA, ha spiegato al Daily Mail le sue perplessità sostenendo che operazioni come questa potrebbe innescare una prossima pandemia: “È indispensabile seguire le politiche esistenti che impongono una valutazione preventiva del rischio-beneficio della ricerca sul ‘guadagno di funzione’, ed è fondamentale che i funzionari delle agenzie governative statunitensi che hanno ripetutamente messo a rischio il pubblico, violando ripetutamente le politiche esistenti, siano ritenuti responsabili”.

Il professor David Livermore, professore di microbiologia presso l’Università dell’East Anglia nel Regno Unito, ha dichiarato: “Data la forte probabilità che la pandemia di Covid abbia avuto origine dalla fuga di un Coronavirus manipolato in laboratorio a Wuhan, questi esperimenti sembrano davvero poco saggi”. Da Boston si difendono sostenendo che la loro ricerca è stata travisata. In più aggiungono che sia improbabile che il virus ibrido creato in laboratorio sia letale negli esseri umani così come lo è nei topi.Questo perché la razza specifica di topi da laboratorio utilizzati è molto suscettibile alla grave malattia da Covid. I topi e gli esseri umani hanno risposte immunitarie al virus molto diverse.

Ma perché scoprirlo a nostre spese? La ricerca di Boston prevede di “armeggiare” con i virus per renderli più letali o infettivi, con la speranza di anticipare un’epidemia futura. L’Università di Boston sostiene che gli esperimenti siano utili, aggiungendo che la ricerca è stata rivista e approvata dall’Institutional Biosafety Committee (IBC) e dalla Boston Public Health Commission.

A cura di Antonio Amorosi Affari Itaiani – Foto Getty Image

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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