MASSIMO GALLI, PROFESSORE

I nuovi contagi sono dovuti soprattutto alle feste appena concluse. Secondo i primi dati elaborati grazie al contact tracing, la percentuale dei nuovi positivi si aggirerebbe intorno al 70%. A dirlo è stato Davide Resi, medico della Ausl di Bologna, ai microfoni di Repubblica: “Li chiamiamo contagi da Covid–panettone. Mi viene da piangere. Ora aspettiamo quelli di Capodanno”.

Per molti è sbagliato anche parlare di terza ondata, perché la curva non si è mai veramente abbassata e i diversi cali registrati sono arrivati grazie alle misure restrittive: senza, infatti, l’infezione non si sarebbe arrestata. Gli esperti confidano che una nuova fase discendente possa iniziare nella seconda metà di gennaio.

Covid, 7 nuovi contagi su 10 per colpa di Natale e Capodanno
L’aver allargato le maglie per consentire di non passare le festività in solitudine sta costando caro in termini di nuovi contagi. Secondo gli esperti non hanno aiutato nemmeno i due weekend prima del Natale, in cui gli italiani hanno potuto fare shopping per poi ritrovarsi a tavola e passarsi il virus. La colpa, quindi, non sarebbe da attribuire solamente ai giovani.

Il caso più drammatico riguarda quello di Capizzi, un piccolo comune siciliano di 2.990 abitanti: 98 positivi e 187 in quarantena dopo il diciottesimo compleanno di una ragazza festeggiato in un locale di Nicosia con 150 invitati. Il sindaco, Leonardo Principato Trosso, ha annunciato che tutto il paese si sottoporrà allo screening.

Non solo cenoni: contagi causati anche dello shopping
Sul tema dello shopping selvaggio è intervenuto più volte, in questi giorni, anche Massimo Galli, ordinario di Malattie infettive all’Università di Milano e primario del Sacco. Secondo lui riaprire i negozi prima di Natale ha determinato l’impennata dei contagi che ha riportato il valore di Rt sopra l’1 a livello nazionale, prima volta dopo sei settimane.

Secondo gli esperti gli effetti delle feste, Epifania compresa, si vedranno almeno fino al 21 gennaio. Da una parte quindi si assisterà a un numero crescente di vaccinazioni, ma dall’altra c’è il rischio che i numeri dei positivi accelerino in maniera imponente.

Anche per questo motivo il governo avrebbe deciso di modificare le misure nel prossimo Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio, aumentando le restrizioni e impedendo, di fatto, gli spostamenti tra le regioni a prescindere dal colore della fascia in cui saranno inserite.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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