Il Covid-19 da fonti giornalistiche iraniane potrebbe aver colpito 25 milioni di persone. Se ciò fosse attendibile sarebbe un numero da capogiro impressionante e un vero e proprio un allarme per il mondo intero.

Il presidente iraniano, Hassan Rouhani, ha citato uno studio del ministero della salute coon una stima scioccante: il Paese potrebbe avere 25 milioni di casi di infezioni da coronavirus su una popolazione di 80 milioni di abitanti.
Un numero enorme, molto più alto della cifra ufficiale di circa 269.000 positiva e ben al di sopra del totale mondiale di contagiati.

Rouhani ha anche affermato che altri 30-35 milioni di iraniani potrebbero essere infettati nelle settimane e nei mesi a venire e che il tasso di ospedalizzazione potrebbe aumentare.

L’Iran ha istituito dei blocchi parziali dopo che i casi hanno iniziato a crescere a marzo, ma ha poi allentato le misure restrittive già ad aprile, spingendo sulla necessità di rilanciare l’economia.
La Repubblica Islamica è povera e in forte difficoltà, sempre sull’orlo della Terza Guerra Mondiale con il nemico USA e in bilico a causa del crescente malcontento della popolazione frustrata dalla miseria.

Si stima che almeno 2 milioni di iraniani abbiano perso il lavoro a causa della pandemia, delle continue sanzioni statunitensi e delle condizioni economiche sfavorevoli già prima del COVID.

In questa cornice, il quadro di 25 milioni di contagiati è una bomba pronta a esplodere in una nazione così instabile. Stretta tra il Medio Oriente in perenne conflitto e l’Asia meridionale, dove l’allarme epidemia è ai massimi livelli, l’Iran è un altro Stato da monitorare.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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