Tentativi inutili per il premier Carlo Cottarelli nominato per un governo neutro da Sergio Mattarella. Si fa dunque larga la strada di una ipotesi della rinuncia e del voto a fine luglio fra le forze politiche.

Per questo motivo il capo dello Stato si incontrerà nuovamente domani mattina con Carlo Cottarelli. Il presidente del Consiglio incaricato è infatti salito al Quirinale per riferire al presidente della Repubblica, poi è rientrato alla Camera senza rilasciare dichiarazioni.

Cottarelli era giunto di buon’ora a Montecitorio, per lavorare nell’ufficio allestito al primo piano, per consegnare al presidente la lista della sua squadra: un esecutivo snello e con pochi ministri. Se otterrà la fiducia – al momento possibilità ridotta al lumicino – avanti con la legge di bilancio e poi al voto nel 2019. Se non l’avrà, elezioni dopo agosto, anche se i partiti politici la pensano diversamente sulle votazioni. Il Pd chiede infatti di aprire le urne elettorali a Luglio e il M5S come la Lega sembrano intenzionati ad appoggiare questa richiesta.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui