Così è fatta. Pari e patta tra Reggiana e Cesena. In alto le bandiere emiliane-romagnole, si può cantare a furor di logica da una parte e dall’altra, ma intanto a volare alto ci pensa il Modena che si mette nel mezzo tanto da formare il trio della lirica di questo difficilissimo girone.

La capolista è l’unica squadra ancora imbattuta, ed è per questo che oggi i bianconeri, che hanno retto con ammirevole dignità gli assalti dei padroni di casa, devono essere elogiati senza fatica. Se da una parte Diana può contare su di un collettivo quasi perfetto nelle connessioni e negli equilibri, sull’altra sponda Viali con sfrenata gioia può contare su di una difesa che sa intrappolare anche un moscerino.

I bianconeri dunque hanno fatto la mezza impresa per la loro solidità, peccato per i due legni di Bortolussi e Missiroli, forse Geppetto avrebbe fatto meglio, ma anche per Sciaudone e Guglielminotti c’è da recriminare. Morale della favola si spiega che il risultato finale pare di buon gusto per entrambe per non rinunciare al miracolo della sobria magia di fine stagione e alle immancabili disillusioni di domani.

Reggiana e Cesena, i rispettivi tifosi compreso i tanti bambini presenti allo stadio, hanno dimostrato senza paradossi di amare questo sport, in un momento molto particolare della vita di tutti noi, dove i contagi del covid sono in risalita. Ma ci sono indicazioni precise che in fondo rallegrano; l’alluvione non c’è stato sugli spalti e pare che non ci sarà nemmeno dentro le terapie intensive per i nostri figli.

Chiudo con due considerazioni. La prima, di qui a fine campionato scriveremo a lungo sulla nuova compagnia RMC. La seconda Reggiana, Modena e Cesena saranno gli unici acrobati se continueranno ad applicarsi con due piedi per difendere, impostare, rifinire e concludere a rete!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Valerio Casadei

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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