E’ dello studente universitario di 23 anni, Francesco Pantaleo, di Marsala (Trapani), il cadavere carbonizzato trovato il 25 luglio in un campo di girasoli di San Giuliano Terme (Pisa), alle porte del capoluogo. Il giovane era scomparso il giorno prima, sabato 24, e l’allarme era stato lanciato dai genitori direttamente dalla Sicilia perché non riuscivano a mettersi più in contatto con il figlio.

Il corpo è stato identificato con la comparazione del Dna dei campioni biologici concessi agli inquirenti dai familiari. Invece, l’esame della Tac già eseguito nei giorni scorsi, secondo fonti investigative, non avrebbe rivelato ferite precedenti agli effetti delle fiamme. Le analisi eseguite dal Laboratorio di Genetica dell’Istitituo di medicina legale di Firenze hanno confermato che si tratta del giovane studente universitario. Il tenente colonnello Giovanni Mennella, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Pisa, spiega: “Abbiamo purtroppo informato i genitori del ragazzo. Sulla base della comparazione dei Dna possiamo stabilire che il ragazzo che si stava cercando è il giovane ritrovato a San Giuliano. Ancora è prematuro stabilire se si tratti di suicidio o di omicidio, aspettiamo l’esito dell’autopsia e di capire altri dettagli“. Lo studente frequentava Ingegneria informatica all’Università di Pisa e avrebbe dovuto a breve completare il ciclo triennale di studi. Le circostanze della sua scomparsa e della sua morte restano tuttora un mistero.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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