Sarà una sorta di “test di gravidanza” a dirci se siamo o meno positivi al COVID-19? Più o meno. I ricercatori e i medici dell’Azienda Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi, in collaborazione con l’Università dell’Insubria di Varese hanno infatti messo a punto uno strumento in grado di diagnosticare la positività al nuovo Coronavirus che restituisce un risultato simile a quello del test di gravidanza.

Ma le affinità con quest’ultimo non terminano qui. Anche i tempi di risposta sono molto simili. Solitamente, in meno di cinque minuti (ma, fanno sapere dall’azienda sanitaria lombarda, in alcuni casi le tempistiche potrebbero prolungarsi sino a sei minuti) il dispositivo sanitario restituisce il risultato, permettendoci di scoprire o meno la positività al virus. Comunque, anche dovesse impiegare sempre sei minuti per dare una risposta, il Test Salivare Rapido (questo il suo nome, che può essere anche abbreviato in TSR) impiega una frazione del tempo rispetto agli attuali tamponi e consentirà di individuare molto più in fretta i malati.

Come funziona il Test Salivare Rapido
A grandi linee, il funzionamento del test contro il COVID-19 messo a punto in quel di Varese ricorda molto da vicino quello del test di gravidanza. Un campione di saliva del presunto infetto viene raccolto su una striscia di carta assorbente e trattato con appositi reagenti. Trascorso un tempo tra i 3 e i 6 minuti, il test salivare restiuirà il suo risultato: nel caso in cui compaia una sola striscia, il soggetto è negativo; se invece dovessero comparire due strisce colorate, allora vorrà dire che il soggetto è malato e si dovranno attivare le procedure di sicurezza previste dal protocollo sanitario nazionale.

Il test realizzato dall’AST dei Sette Laghi e dall’Università dell’Insubria, stando a quanto dichiarato dai suoi realizzatori, è in grado di diagnosticare la positività anche degli asintomatici. Ciò vuol dire che potrà essere utilizzato anche all’interno delle fabbriche e delle aziende che hanno riaperto i battenti e consentire di contenere più facilmente la diffusione del virus.

Quando sarà pronto il Test Salivare Rapido
Dopo una lunga fase di prova in laboratorio, il test è ormai pronto per essere utilizzato all’interno di strutture sanitarie e ospedaliere. Messo a punto dal gruppo di ricerca diretto dal rettore dell’università Angelo Tagliabue, professore di Odontostomatologia, e Paolo Grossi, infettivologo referente regionale e ministeriale per l’emergenza Covid-19, su input del ricercatore di Odontoiatria Lorenzo Azzi e del professor Mauro Fasano, esperto in Biochimica, il Test Salivare Rapido dovrebbe essere utilizzabile già a partire dal prossimo giugno.

La Redazione giornalistica – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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