Continua a salire il numero dei contagi. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 845 nuovi casi, ovvero 203 in più rispetto a ieri (i casi totali salgono a 256.118). Si registrano 6 decessi, 1 in più rispetto a ieri, con il totale che sale a 35.418. I guariti sono 180 in più (204.686 il totale). Sono 16.014 gli attualmente positivi al oronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 654 persone, di questi 883 sono ricoverati con sintomi, 68 sono in terapia intensiva (ieri erano 66) e 15.063 in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 77.442, per un totale di 7.790.596. Lo comunica il ministero della Salute. Oggi nessuna regione è Covid-free.

La regione che fa registrare il maggior numero di nuovi casi è il Veneto con 159, seguito dalla Lombardia con 154 e dal Lazio con 115. Le meno colpite sono la Valle D’Aosta con un caso, la Basilicata con 2 e la provincia di Trento, Abruzzo e Molise con 4. Scende l’età media di contagio, ora è di 30 anni “L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana (10-16 agosto, ndr) è di 30 anni”.

E’ quanto si legge nel report settimanle della cabina di regia per il contrasto del coronavirus del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. “La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani – spiegano gli esperti nel report settimanale – in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità.

Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”.

Tendenza a progressivo peggioramento “In seguito alla riduzione nel numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 grazie alle misure di lockdown, l’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento”.

E’ quanto si legge inoltre nel Monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del Ministero della Salute sull’andamento del contagio. “Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto ma con una tendenza – afferma il documento – all’aumento da tre settimane”.

Nel caso non vengano osservatele misure di sicurezza e le quarantene “nelle prossime settimane, potremmo assistere ad un ulteriore aumento nel numero di casi a livello nazionale”.

A cura di Silvia Camerini – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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