Il gip di Milano, Ambrogio Moccia, ha riconosciuto a Fabrizio Corona, l’ex “re dei paparazzi”, la possibilità di scontare il cumulo di pene residuo (circa 5 anni), in affidamento in prova ai servizi sociali.
Corona era stato condannato in via definitiva per i reati di estorsione, tentata estorsione e bancarotta.
Il giudice, che ha accolto la richiesta del pm Paola Biondolillo, non ha invece dato l’assenso alla continuazione tra i tre reati e la corruzione, così la pena residua è aumentata di circa 8 mesi rispetto al precedente calcolo sul cumulo pene.
Corona aveva infatti corrotto anche una guardia penitenziaria. Tale aumento mantiene però la pena residua (4 anni e 5 mesi più i suddetti 8 mesi) sotto i 6 anni e, dunque, permette a Corona di proseguire con l’affidamento in prova ai servizi sociali.