ROBERTO SPERANZA MINISTRO

Ci sono poche parole che devono guidarci nelle prossime giornate: fiducia perché le misure hanno funzionato, e prudenza. Dobbiamo ragionare sempre e fare un passo alla volta, essere graduali e valutare giorno dopo giorno l’evoluzione del quadro pandemico.

“E’ vero che stiamo meglio, ma ancora ci sono tanti decessi e ricoveri. Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, a Domenica in su Rai1. Il virus ancora circola ed è un nemico molto insidioso, per questo non ci possiamo permettere di un libero tutti.

Da lunedì tante attività riprenderanno e una parte larga del Paese andrà in zona gialla. Però vogliamo fare le cose con buon senso per non dover tornare indietro. L’orario delle 22 ci consente di ridurre la mobilità ed è una scelta che il governo ha deciso di fare dentro una cornice di massima prudenza. Domani facciamo un primo passo e diamo un segnale di ripartenza e poi monitoriamo settimana per settimana. Se ci saranno le condizioni sarò il più felice di tutti a fare altri passi avanti, sul coprifuoco e altre misure”.

“Un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce: la stragrande maggioranza dei medici italiani ha risposto alla campagna vaccinale e sono eccezioni quelli che hanno atteggiamenti sbagliati. Ma il governo ha scelto una linea netta: se vuoi fare il medico devi vaccinarti, il vaccino è obbligatorio per i professionisti sanitari”.

“I vaccini ci proteggono dalla stragrande maggioranza delle varianti. Poi ci sono studi in corso su alcune di queste varianti e ancora gli approfondimenti non ci danno una certezza assoluta, ma già altri vaccini sono allo studio”. “Dove si riscontrano elementi di maggiore debolezza nella capacità di contrasto alle varianti, ha spiegato – le compagnie farmaceutiche e gli scienziati sono già al lavoro per avere nuovi vaccini che ci mettano nelle condizioni di superare anche queste varianti. E’ una sfida tra il virus che muta e la comunità scientifica, vinceremo questa sfida ma abbiamo bisogno di gradualità”. Riferendosi quindi alla variante indiana del virus, “abbiamo fatto interlocuzioni con altri paesi e alcuni di noi, come Italia e Germania e Gran Bretagna – ha sottolineato Speranza – hanno scelto misure restrittive per dare il tempo agli scienziati di approfondire meglio gli studi su tale variante. La partita è ancora complicata e non dobbiamo pensare di averla vinta. La scelta di stringere gli arrivi dall’India è per un atteggiamento di grande cautela e precauzione”.

“Domani sarà il primo giorno in cui verificheremo il funzionamento del green pass, il certificato verde per gli spostamento, ma è un’idea giusta che dal mio punto di vista può rappresentare anche un incentivo alla vaccinazione”.

“In questo momento i vaccini anti-Covid di AstraZeneca e Johnson & Johnson sono raccomandati in via preferenziale alle persone che hanno più di 60 anni ma immagino che ci sarà anche un’evoluzione con i nuovi studi”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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