Coppa Italia, Nazionale ed altre amenità

La Coppa nazionale ci offre finalmente una novità in finale …. La Juventus!
Mi sono sbagliato? E perché mai? Solo perché i bianconeri hanno vinto le tre ultime edizioni, alternativamente contro Lazio, Milan, Lazio ed ora affronteranno nuovamente i rossoneri?
Ma chi volete ci vada in finale di Coppa quando le prime otto del campionato precedente entrano agli ottavi e giocano sempre e solo in casa, tranne in semifinale, quando si arriva al doppio scontro? Figuriamoci che possibilità ci sono per formazioni che viaggiano a meno quaranta, cinquanta ed anche più dalle migliori e per giunta le affrontano al loro domicilio? Anche con le riserve in campo, e mezze addormentate, quante volte capita di vedere/rivedere l’Alessandria in semifinale?
Vabbè, sono fuori dagli schemi e troppo legato al passato, ma perché nel nostro Paese quando copiamo dagli altri lo facciamo sempre e solo per le brutture e non con un po’ di buonsenso? Invertendo i campi che vantaggio avrebbe il Crotone contro la Juve o il Napoli? Quello di giocare e riempire lo Scida, e poi? Tanto, volendo, c’è sempre l’arbitro che può dire (anzi, fischiare) la sua e quindi dove sta il problema?
Nuova sfida tra Juve e Milan dunque e tutti contenti, perché la coppa più vituperata e snobbata dell’Universo, è diventata d’improvviso trofeo da esporre in bacheca, come i gioielli dei pochi che possono permetterseli, e ci si vanta pure!
Certo i problemi di casa nostra son ben altri, ma il calcio da il senso esatto di una nazione dove si dicono certe cose e poi si cambia idea solo e solamente per opportunità o stupidità, e fortuna che arriva il 4 marzo, data in cui le urne sistemeranno, una voltaper tutte e con il fiocco, il domani degli italiani.

Insieme alla Coppa Italia, ed al gelo di questo finale d’inverno, continua a tenere banco la Nazionale che dopo diversi mesi non ha ancora un CT e riparte esattamente dagli stessi che hanno fatto la grande figura di non riuscire a qualificarsi per il Mondiale di Russia.
Certo, i colpevoli sono stati Tavecchio e Ventura, ma in campo chi ci è andato? Almeno dopo la figuraccia contro la Svezia sembrava arrivato il momento di voltare pagina, visto che più di uno aveva dichiarato di voler lasciare l’azzurro…

…Invece ripartiamo da Buffon, grande capitano, uomo di spessore e…. portiere (ma direi non solo quello da quanto è venuto fuori di ameno) di quella “splendida” formazione che dalla trasferta di Spagna in poi è sembrata avere la consistenza del burro sul fuoco; lui compreso, visto che di reti evitabili ne ha subite non poche, sembrando più un portinaio (con le scuse del caso per la categoria) di un portiere, anche se poi c’è sempre qualcuno che giustifica i potenti, che fanno sempre “comodo” in questo mondo.

Diamo a Gigi Di Biagio la responsabilità di guidare la Nazionale maggiore sino a giugno, e chissà anche oltre, vedremo, e lui da chi ricomincia? Tanto valeva chiamare Zoff, Gentile e Cabrini, volete dire che non farebbero meglio di “pipponi” capaci di farsi eliminare da una Svezia qualunque?
Siamo davvero alla frutta e basta guardare quanto successo tra Leghe, Federazione e ammennicoli vari per capire in che stato è il nostro calcio, dove la Lega dilettanti (che è giusto ci sia, ma quale contributo dà visto che ormai serve solo per fare numero) fa la voce grossa ed il cui presidente spara dichiarazioni smentite dai fatti, di generosità e passi indietro per cui, però, chiede remunerazione e, di fatto, celato comando?
Siamo ridicoli, ma lo siamo in tutto, perché alla fine Buffon ancora in Nazionale è il male minore, visto cosa potremmo combinare il 4 marzo.

E pensare che quello poteva essere solo il giorno per ricordare Lucio Dalla, uno che magari potevamo benissimo mettere a difendere i pali della Nazionale e che avremmo potuto mandare anche a Palazzo Chigi, sicuri che avrebbe fatto meno danni degli ultimi inquilini succedutisi sia in campo calcistico che in politica!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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