Proprio ieri avevo scritto che con questa Europa non se ne esce e il nostro Paese non è in grado di attendere più. Per questo occorre una manovra economica correttiva, tornando a stampare la nostra moneta, unica via d’uscita dopo che questa guerra si sarà fermata. Ci sono mercati, investitori che amano l’Italia e sono disposti ad allungarci una mano. Forse gli stessi Inglesi che ci hanno liberato dal nazismo e dalle torture tedesche (che io non dimentico perchè mio nonno venne fucilato al lato di un pagliaio). Ma ad avere molti consensi nei confronti del nostro popolo ci sono gli americani, come i russi e gli arabi.

Uno Stato ha il diritto di difendere il proprio popolo, perchè senza il popolo non esisterebbe uno stato. I morti non possono resuscitare l’economia di una società, piuttosto e la stessa società, quella che è rimasta in piedi dopo le fucilazioni del coronavirus preposta a continuare a produrre a trovare nuove strategie che fanno attirare i mercati. Oggi è il momento di entrare in Brexit nazionale – come ha fatto il Regno Unito – e questo sforzo deve arrivare dallo stesso STATO VATICANO che ha radici bibliche con via Concilazione…

Senza una certezza che l’Europa soprattutto in questa emergenza sanitaria mondiale è compatta, oppure occorre dettare delle tempistiche per le coperture finanziare provenienti da Bruxelles. O arriva una svolta dagli altri stati membri entro dieci giorni come ha addirittura richiesto il premier Conte, oppure è arrivato il momento di prendere un’altra strada.

Questa guerra o la si combatte insieme, oppure e meglio non finire nelle “camere a gas”, stiamo contando già fin troppi morti.
Sono inoltre sempre più convinto che saranno i nostri grandi ricercatori a trovare il vaccino ammazza Covid-19 e per noi questo significherebbe azzerare ogni debito… La pandemia d’altronde derivante dal coronavirus è una variabile non prevedibile della storia. Dunque gli enti sovraistituzionali, come quelli europei, dovrebbero scendere in campo con provvedimenti straordinari. Tutti i leader europei, ormai, utilizzano il termine “guerra” per spiegare la situazione che le nazioni sono costrette ad affrontare. Allora o si agisce subito, o ognuno prenda un incrocio per separarsi in gioco c’è la salute di tutti, chi non l’ha ancora capito allora non ha cuore ma la solita mano nel portafoglio.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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