Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 24-03-2018 Roma Politica Senato. Elezione del Presidente del Senato Nella foto Maria Elisabetta Alberti Casellati Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 24-03-2018 Roma (Italy) Politic Senate. Election of Senate's President In the pic Maria Elisabetta Alberti Casellati

Il Senato ha approvato la fiducia al governo di Giuseppe Conte. I voti favorevoli sono stati 171, i contrari 117, gli astenuti 25. I presenti erano 314, i votanti 313. La maggioranza era di 145 voti.

La proclamazione del risultato da parte della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata accolta da un applauso.

“Bisogna dare risposte concrete ai cittadini. Voglio ridare loro fiducia”, vista la disaffezione nei confronti della politica registrata negli ultimi tempi. Gli obiettivi che la squadra di governo vuole raggiungere sono affidati alla pagina scritta”. Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso per la fiducia al Senato. Conte riconosce di non avere esperienza politica, ma si dice pronto ad “assumere con umiltà e determinazione” il compito che gli è stato affidato e di mettere a disposizione la sua profesionalità a servizio “di questo meraviglioso Paese”.

“Il contratto non è di destra, non è di sinistra” “Noi inauguriamo una stagione nuova, anche non nascondendo le difficoltà – prosegue – Ci apriamo al vento nuovo che soffia da tempo nel Paese”, sottolineando il “tramonto delle ideologie forti. Il contratto non è di destra o di sinistra – ha sostenuto il presidente del Consiglio -, va letto nella necessità delle risposte da dare ai cittadini. Populisti? Ascoltiamo la gente Le forze poitiche che integrano le forze di governo sono state definite populiste anti-sistema: “Sono formule linguistiche che ciascuno può declinare liberamente Se ‘populismo’ è l’attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente – prendo spunto da riflessioni di Dostoevskij tratte dalle pagine di Puskin –, se ‘anti-sistema’ significa mirare a introdurre un nuovo sistema, che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni”.

I cittadini al centro della nostra azione di governo Primo punto del programma i diritti sociali, che negli anni sono stati smantellati – prosegue Conte – “I cittadini italiani hanno diritto a un salario minimo, al reddito di cittadinanza, a una pensione dignitosa”.

E poi tra gli altri punti del programma, il premier annuncia che ci sarà un potenziamento della legittima difesa. E poi cosa cambierà? Tante cose. E spiega: “Cambia che metteremo fine al business dell’immigrazione che è cresciua a dismisura sotto il mantello della finta solidarietà. Cambia che lotteremo contro la corruzione. Cambia che vogliamo un paese a misura di cittadini diversamente abili che si ritrovano abbandonati, soli con le loro famiglie”.

Ancora. La salute: “vogliamo scindere la politica dalla sanità per renderla efficiente su territorio”. Pensando poi alla sicurezza – tema molto sentito dai cittadini – spiega che ci saranno più fondi, perchè il pensiero va sempre al bene delle famiglie. E su questo punto aggiunge: “Ove necessario, aumenteremo il numero di istituti penitenziari anche al fine di assicurare migliori condizioni alle persone detenute, ferma restando la funzione riabilitativa costituzionalmente prevista per la pena, che impone di individuare adeguati percorsi formativi e lavorativi”.

Migranti. Gestione Ue fallimentare “Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino al fine di ottenere l’effettivo rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità e realizzare sistemi automatici di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo”, dice il premier.

Poi ha sottolineato, che “un primo banco di prova del nuovo modo in cui vogliamo dialogare con i partner europei è certamente la disciplina dell’immigrazione. È a tutti evidente come la gestione dei flussi migratori finora attuata ha rappresentato un fallimento: l’Europa ha consentito chiusure egoistiche di molti stati membri che hanno finito per scaricare sugli stati frontalieri, ed in primo luogo sul nostro Paese, gli oneri e le difficoltà che invece avrebbero dovuto essere condivisi”. Conte ha assicurato quindi che “fin dal primo, positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera Angela Merkel ho rimarcato l’importanza di questo tema e le successive dichiarazioni rilasciate dalla medesima durante lo scorso fine settimana dimostrano come si stia affermando la piena consapevolezza che l’Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide”. “Non siamo e non saremo mai razzisti” Conte poi afferma con forza: “Non siamo e non saremo mai razzisti. Vogliamo che le procedure mirate all’accertamento dello status di rifugiato siano certe e veloci, anche al fine di garantire più efficacemente i loro diritti”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo nell’Aula del Senato sull’immigrazione. “Difendiamo e difenderemo gli immigrati che arrivano regolarmente sul nostro territorio, lavorano e si inseriscono nelle nostre comunità rispettandone le leggi e dando un contributo decisivo allo sviluppo”, prosegue.

Omaggio bipartisan Aula Senato per Soumaila Sacko Omaggio bipartisan dell’Aula di Palazzo Madama alla memoria di Soumaila Sacko, il bracciante maliano ucciso a colpi d’arma da fuoco nei giorni scorsi in Calabria. Quando il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto riferimento alla tragica fine dell’uomo, sottolineando il fatto che fosse un immigrato regolare e manifestando le condoglianze alla famiglia, tutto l’emiciclo si e’ alzato e ha lungamente applaudito.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui