Dopo i 321 voti di ieri alla Camera oggi il premier Conte dovrà superare una prova più difficile, quella del Senato. In corso il dibattito, mentre il voto è previsto in serata. “Con la pandemia si è elevato il senso di unità del governo, si sono elevate le ragioni dello stare insieme”, ha detto il premier, respingendo le accuse di “immobilismo” sottolineando che “è complicato governare con chi mina continuamente l’equilibrio politico”.

Ha poi ribadito l’invito ai “volenterosi” e l’impegno per una revisione della legge elettorale in senso proporzionale, perché il maggioritario “crea instabilità”, proponendo infine una “revisione meditata del titolo V della Costituzione” sul rapporto Stato-Regioni. E tra i “volenterosi” dell’ultimo momento, i primi che hanno annunciato il loro voto di fiducia al Governo al termine del discorso del presidente del consiglio ci sono Pier Ferdinando Casini, Mario Monti e Gregorio De Falco.

Ma non si escludono ulteriori colpi di scena. L’obiettivo al Senato è quota 155, mentre il premier spera di raggiungere quota 158-159. Le trattative sono andate avanti senza sosta, quindi non si possono escludere ulteriori sviluppi.

articolo e foto a cura di Franco Buttaro

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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