“Sul caso Siri sarà il presidente Conte a decidere. Il presidente a giorni vedrà il sottosegretario Siri e prenderà una decisione”. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi.

“Chiedete agli amici cinquestelle”. Così il ministro dell’interno Matteo Salvini ha risposto alla domanda se il governo andrà avanti alla luce delle continue liti con i Cinquestelle. “Mi sono impegnato a non rispondere più alle provocazioni – ha aggiunto – anche oggi ho letto tra le 5 e le 10 dichiarazioni contro di me. I ministri e i deputati della Lega hanno avuto indicazione di non replicare. Per quello che mi riguarda lavorerò per l’Italia nei prossimi anni e spero che anche gli altri vogliano lavorare”.

“Non accostate mai il mio nome e quello della Lega alla mafia. Chi parla di Lega deve sciacquarsi la bocca perché con la mafia non abbiamo nulla a che vedere”, ha detto il vicepremier rispondendo alle richiesta di dimissioni del sottosegretario Armando Siri arrivata dai cinquestelle.

“Stop polemiche, il governo va avanti altri 4 anni. Ogni ministro deve pensare a fare il suo e il M5S vuole andare avanti per altri 4 anni. È un esecutivo che può cambiare davvero le cose e noi ci crediamo. Quindi abbandoniamo anche i vittimismi. Non mi è mai piaciuto chi tira il sasso e poi nasconde la mano. Io sono sempre stato abituato a metterci la faccia davanti ai problemi. Mettiamocela insieme e cambiamo il Paese”. Lo dice Luigi Di Maio.

Poi Matteo Salvini torna sul destino del Salva Roma. “Stiamo ragionando come Lega su un piano d’azione per Roma Capitale perchè la capitale Italia e i suoi cittadini non meritano le scene viste alla Stazione Termini e a Tor Bella Monaca Non servono soldi ma un’amministrazione più efficiente e funzionante”. “Non c’è nessun polemica con cittadini di Roma che hanno il mio sostegno e rispetto perchè meritano una città più pulita, ordinata e efficiente”, ha aggiunto Salvini.

Intanto secondo la sindaca di Roma, Virginia Raggi, “Salvini aveva una occasione per fare qualcosa di buono per gli italiani con il Salva Italia. Avrebbe cancellato 2 miliardi e mezzo di debiti a carico di tutti gli italiani. Sono certa che il parlamento riuscirà ad intervenire e a correggere tutto questo”.

Per il capogruppo della Lega in Campidoglio, Maurizio Politi, “il problema di Roma non è in sé il debito storico, ma la riforma istituzionale che purtroppo il sindaco Raggi non è stata in grado di proporre seriamente al Governo. Noi come Lega con l’ok di Salvini stiamo lavorando ad una proposta autonoma che presenteremo e contiamo venga approvata dal Parlamento per dare veramente a Roma oltre che le risorse anche i poteri istituzionali. Ci vuole una risposta organica”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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