Di quale dei Conte “famosi” stiamo parlando non dovrebbe essere difficile da stabilire, ma in questo momento sia Paolo, che Andonio (non ho sbagliato a scrivere), che Giuseppi (anche qui la vocale finale è perfettamente voluta), possono tranquillamente essere protagonisti dell’articolo. Iniziamo da Paolo, l’avvocato astigiano famoso per le sue canzoni, conosciute in tutto il Mondo e che, anche se non ci sono incisioni natalizie, potrebbe tranquillamente accompagnare le nostre serate “forzatamente casalinghe”, magari in sottofondo e con in mano una bevanda …. a scelta di ognuno.

Andonio invece? Lui insegue da molti anni Santa Champions, il cui percorso è irto di difficoltà come quello, da percorrere a piedi, per arrivare a Fatima …. Il prode Andonio, che tanto assomiglia a Narciso guerriero deciso, non riesce però mai a trovare la strada giusta e questa “benedetta” Santa Champions sta diventando un miraggio più maledetto che altro.

Giuseppi invece? Beh, lui di Santi ne ha a bizzeffe, ad iniziare da San Cenone, quello che per gli italiani pare essere indigesto ancor prima che ne sia arrivata l’ora, anche perché tra un divieto di assembramento ed un altro di apertura dei locali, pare che il Santo agognato sarà davvero indigesto per molti, anche se non tutti staranno alle regole, come sempre capita d’altra parte.

C’è anche un trio di Santi nei pensieri di Giuseppi, San Rosso, Sant’Arancione e San Giallo, non tutti così tanto venerati dagli italiani, in primis dai Presidenti di Regione, abituati a fare (spesso male) da sé, ma che si inalberano (eufemismo) se sono altri a prendere i provvedimenti (magari anche meno stringenti) già decisi da loro; figurarsi quindi quale può essere la reazione dei “sudditi” dei presidenti medesimi allo scoccare iniziale di un qualsivoglia Dpcm ….
Qualche pensiero ha creato anche Santa Scorta, femmina un tantino ribelle quando si veste di blu e va in auto, cosa che capita anche ai Santi (e non solo a quelli “giuseppini”), ma che poi finisce presto nel dimenticatoio, anche perché la Santa è spessissimo coinvolta in qualche marachella, dall’andare ad un aperitivo allo spostarsi con tanto di sirene spiegate per l’acquisto di un paio di scarpe …. polverinico …. e non solo.

Giuseppi in questo periodo natalizio chissà quale Santo metterà poi nel Presepe, magari San Diego, assurto al cielo proprio in questi giorni, forse San Silvio, protettore delle olgettine, Santa Giorgia, discendente di Santa Giovanna d’Arco e San Matteo, il Santo bevitore, protettore dei litorali?
Nel Presepe non potranno infine mancare San Mose, protettore di Venezia e delle “acque alte”, San Mes, discusso e magari discutibile, perché è il Santo protettore del denaro, ma non sempre del “nostro” invece che di quello degli altri …. e per ultimo San Vaccino, anche questo non proprio simpatico a tutti, specie ai guaritori di strada, ai negazionisti ed ai terrapiattisti, ma le opinioni sono tutte da rispettare, salvo che non siano dannose all’umanità.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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