“E’ un Consiglio europeo che si può definire storico più che mai, è un altro passo avanti per rendere concreto il programma di risorse” del Recovery Fund.
“Abbiamo raggiunto questo risultato senza rinunciare a nessuno dei nostri principi, abbiamo ribadito l’aspetto fondamentale dello stato di diritto”.

Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Bruxelles. “Il clima è molto buono e solidale per le ratifiche nazionali dopo aver superato i veti, il clima si è rasserenato. Non c’è stato nessun segnale di nervosismo o perplessità, non ci aspettiamo un cammino insidioso”, ha detto ancora Conte. “Difficile che possiamo partire prima di febbraio, ma non dobbiamo rallentare la concentrazione sul fronte interno”.

Per l’Italia sfida economica e sociale complessa
Il Recovery Fund “è la sfida più complessa dal punto di vista sociale ed economico. È chiaro che dobbiamo dimostrare di essere all’altezza” e per farlo “non ci dobbiamo nascondere”. Il presidente del Consiglio ha ricordato che il governo italiano sta lavorando sul Recovery Plan e che “è appena iniziata la discussione sul documento di aggiornamento in consiglio dei ministri. Il piano definitivo dovrà essere approvato dal Parlamento, così come i singoli progetti. Nel frattempo ci confronteremo con tutte le parti sociali”. Task force per monitoraggio, non può esautorare “Ben vengano tutte le proposte per migliorare la capacità amministrativa dello Stato” sul Recovery Plan. “Quello che va chiarito è che questa struttura non vuole e direi non può esautorare i soggetti attuatori dei singoli progetti, che saranno amministrazioni centrali e periferiche. Noi però abbiamo bisogno di una cabina di monitoraggio,altrimenti perderemmo soldi”.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui