Stati Uniti, Unione europea e l’Organizzazione mondiale della sanità accusano la Cina di sotto-rappresentare l’ondata di contagi scatenata dalla fine delle politiche “Covid zero” e impongono restrizioni ai viaggiatori. Secondo Pechino sono solo “manipolazioni politiche” e “pratiche discriminatorie”.

Mentre le agenzie internazionali documentano situazioni al limite del collasso negli ospedali metropolitani e fotografano le sacche di cadaveri che vi escono a decine, Pechino conta solo 22 decessi Covid nell’ultimo mese e il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, assicura che “la situazione epidemica della Cina è controllabile” e che spera che l’Oms “sostenga una posizione scientifica, obiettiva e imparziale”. Funzionari sanitari cinesi hanno affermato che solo i decessi causati da polmonite e insufficienza respiratoria nei pazienti positivi a Sars-Cov-2 sono classificati come decessi Covid, una posizione contestata dalla comunità medica internazionale, che individua diverse complicanze fatali nei pazienti contagiati, come la sepsi o gravi disfunzioni nefrologiche o cardiocircolatorie.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui