Il Centro studi di Confindustria taglia la crescita del Pil 2022 a +1,9%, una revisione del 2,2% rispetto alle stime di ottobre che prevedevano un +4%. Considerando il +2,3% di crescita acquisita, l’Italia entrerebbe in recessione tecnica. A rischio gli effetti positivi del Pnrr.

Il recupero dei livelli preCovid slitta al primo trimestre 2023. Lo shock energetico rappresenta per le imprese un onere annuo aggiuntivo di 68 mld. Nel 2022 l’inflazione si attesterà in media al 6,1%, in crescita del +4,7% rispetto allo scenario di ottobre.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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