Marcature tutte nella ripresa: a segno Benrahama su rigore e Bonaventura prima della rete decisiva. Due finali a vuoto per i toscani. Tensioni prepartita: feriti 3 supporter inglesi, fermati 16 tifosi viola. Una guerriglia che non fa mai bene al calcio.

Ne Coppa Italia e niente Conference Leagie. E’ un finale di stagione amaro quello della Fiorentina di Italiano, sconfitta  a Praga da una rete quasi a tempo scaduto. E’ il West Ham ad alzare il trofeo continentale al cielo; la Coppa non resta in Italia dopo il trionfo della Roma nella scorsa stagione.

La partita. Il primo tiro del match è degli Hammers: Paquetà in velocità per Antonio, che rientra sul destro e conclude dai 20 metri: parata facile per Terracciano. Al 9′ Mandragora tenta la conclusione dalla distanza, ma finisce lontana dalla porta. Quattro minuti dopo primo brivido della sfida. Sugli sviluppi di un fallo laterale in favore del West Ham, palla rimessa dalla difesa viola al limite dell’area, dove Rice tenta la conclusione di prima intenzione. Pallone fuori non di molto. Al 26′ sul corner battuto da Biraghi svetta Milenkovic, che però conclude alto. Ritmi ancora non altissimi e purtroppo piovono oggetti dagli spalti: un bicchiere causa una ferita alla testa per Biraghi che si apprestava a battere un calcio d’angolo; un taglio non da poco per il capitano che però fortunatamente può continuare a giocare con una fasciatura.

Nel primo minuto di recupero la Fiorentina ci prova prima con Bonaventura sulla destra, poi con Biraghi a sinistra, ma i due cross non hanno fortuna e il West Ham può rifiatare. Al quinto dell’extratime la gioia viola si rivela un’illusione: colpo di testa di Kouamè salvato con una gran parata da Areola, poi sul pallone arriva Jovic che la mette dentro ma l’attaccante della squadra di Italiano era di un soffio in fuorigioco. Si torna negli spogliatoi.

Nella ripresa si parte subito con un cambio per la Fiorentina: Cabral prende il posto di Jovic, infortunatosi nell’episodio del gol annullato. Al 47′ cross di Dodò dalla destra, poi sul fronte opposto ci prova anche Mandragora, ma gli avanti viola non trovano spazi in area. Al 57′ Kouamè tenta la conclusione dai 25 metri, facile la parata di Areola. Un minuto dopo – azione chiave del match – si registrano le proteste del West Ham per un presunto tocco di mano in area di Biraghi, l’arbitro lascia correre. Ma non si chiude così perché il check Var induce il direttore di gara a tornare sui suoi passi. E’ rigore che Benrahma calcia con freddezza spiazzando Terracciano. Inglesi in vantaggio.

Ma il vantaggio della squadra guidata da mister Moyes dura poco. Al 68′ infatti Nico Gonzalez di testa prolunga per Bonaventura che, pressato da due giocatori, stoppa con il sinistro e di destro infila il pallone nell’angolino opposto. E’ gioia viola, riacciuffato subito il West Ham.

Al 72′ toscani ancora pericolosissimi. Nico Gonzalez per Cabral, che dal centro dell’area scarica all’indietro per Mandragora, la cui conclusione sfiora l’incrocio. All’81’ gran parata di Terracciano su un colpo di testa di Soucek. West Ham insidioso. E al 90′ arriva la doccia gelata: Paquetà in verticale per Bowen, che scatta sul filo del fuorigioco e batte il portiere gigliato proteso in uscita. Dopo 5′ di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro. La Fiorentina può solo leccarsi le ferite. La Coppa è degli Hammers, tutt’altro che “belli”, quanto mai cinici.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Image

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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