La corsa dell’energia e un’inflazione prossima all’8%, per quasi l’80% dovuta proprio all’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche, “mette a rischio da qui ai primi sei mesi del 2023 circa 120mila imprese del terziario di mercato e 370mila posti di lavoro”.

E’ quanto stima Confcommercio-Imprese per l’Italia, che indica come la spesa in energia per i comparti del terziario nel 2022 ammonterà a 33miliardi, il triplo rispetto al 2021 (11 miliardi) e più del doppio rispetto al 2019 (14,9 miliardi). “Uno scenario che desta forte preoccupazione”, afferma sostenendo la necessità di interventi ad hoc e nuove misure di sostegno.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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