Foto Alfredo Falcone - LaPresse 04/02/2017 Latina ( Italia) Sport Calcio US Latina - Frosinone Campionato di Calcio Serie B 2016 2017 - Stadio Domenico Francioni di Latina Nella foto:gianluca manganiello Photo Alfredo Falcone - LaPresse 04/02/2017 Latina (Italy) Sport Soccer US Latina - Frosinone Italian Football Championship League B 2016 2017 - Domenico Francioni Stadium of Latina In the pic:gianluca manganiello

Comincia un altro campionato

Mentre per il Cesena le ferie sono ufficialmente iniziate, a breve si riprenderà a giocare con le finali di Coppa Italia.

Poi sarà la volta dei vari campionati che ripartono con i recuperi, le gare regolari, i playoff, i playout o l’eventuale algoritmo nel caso di un nuovo stop forzato.

Ritrovare il calcio giocato è come ritrovare la normalità. Vale per noi, ma vale principalmente per l’Italia avviata sulla strada della ripresa. Allora tutti insieme diamo il bentornato a un campionato difficile, in particolare per i giocatori che sono stati fermi per tanto, troppo tempo.

Tutto questo è strano perché abbiamo vissuto una stagione, prima che si dissolvesse come neve al vento, per poi ricomparire tra mille difficoltà. Un Paese dilaniato da oltre trentamila morti che è uscito stremato da un lockdown durato oltre tre mesi.

Come detto a giorni si riparte con la speranza che tutto vada bene, ovvio il riferimento alle condizioni sanitarie. È una bella sensazione ripensare al pallone che rotola sull’erba; ovviamente chi governa il calcio ha il dovere di non perdere di vista anche le categorie minori che rischiano di trovarsi in uno stato di sofferenza per vari motivi.

Come si è arrivati a questo punto? In questi mesi di totale confusione abbiamo visto un drammatico film fatto di dichiarazioni che affermavano tutto e il contrario di tutto; protocolli sanitari non condivisi tra gli esperti chiamati a fare chiarezza; dimissioni di medici; false compattezze dei club; Lega che cercava di nascondere problemi esistenti da molto tempo scaricando la colpa di tutto sull’emergenza da coronavirus.

Una Figc che non è stata “il becchino del calcio” – parole del presidente Gabriele Gravina – ma sicuramente non ha mostrato potere e capacità decisionale, ma una bella bastonata all’immagine del calcio italiano nel mondo purtroppo è riuscita a produrla perfettamente. Perché la Bundesliga è stata in grado in pochi giorni di decidere tutto quello che serviva per la ripartenza? O altri campionati hanno stabilito di non riprendere con una rapidità a noi sconosciuta? Orbene complimenti ai tedeschi, sul campo da noi di solito sconfitti, più sicuri e veloci, però, per quanto riguarda la burocrazia, lasciamo stare…

È vero, sono tornati sul terreno di gioco ma con un calcio che poco entusiasma e che soprattutto è poco riconoscibile. L’aiuto dei cartonati, gli altoparlanti che fingono di essere tifosi, oppure le voci che dalla poltrona di casa si possono udire dentro lo stadio, da sempre il tempio del tifo. È un calcio all’occhio di tanti affezionati sportivi sempre più simile alla Playstation, freddo e privo di emozione, così come del calore umano.

Un calcio che rischia pericolosamente di disabituare le nuove generazioni alla sua magia quantomeno poco corporea.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Valerio Casadei

[email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui