La “legge del 3” ha colpito ancora, dopo la Turchia anche la Svizzera è tornata in albergo con le pive nel sacco, anzi, con tre pere nel sacco, giusto per mettere in chiaro chi, nel Girone, è la più forte.

Certo, l’Italia ha il vantaggio, e con il pubblico torna ad essere importante, di giocare in casa e non doversi fare andata e ritorno tra Roma e Baku, però la differenza vista in campo è stata troppo netta per pensare che sia stata determinata solo da un viaggio aereo.
Come contro i turchi, in campo c’è stata praticamente solo Italia e sì che gli svizzeri sono certamente meglio dei “nipoti di Hakan Sukur“, sotto tutti gli aspetti; però quando tiri per la prima volta in porta dopo oltre un’ora qualcosa vorrà dire e, sotto questo punto di vista, il 3-0 ci sta tutto certamente.

Si può discutere, e con il pallone lo si fa anche troppo, relativamente a chi è stato convocato, a chi viene mandato in campo, ma in queste prime due partite, Mancini ha avuto ragione, piaccia o meno, e lo dice uno che il Mancio non è che lo ami più di tanto; però occorre essere seri, anche se siamo tutti CT e ci riteniamo più bravi di chi siede sulla panchina, questa Italia sta giocando bene, sta facendo vedere un bel calcio ed è tornata la Nazionale che tutti vorremmo vedere ed applaudire.

Continuerà con questo ritmo l’Europeo azzurro? Magari no, però se così non sarà, credo vorrà dire che ci si troverà davanti qualcuno migliore, più forte, che a lungo andare è magari cresciuto di condizione, ma sono convinto che, nel caso, l’Italia uscirà a testa alta, dopo averci provato sino in fondo.
Non tutto però è andato per il verso giusto ieri sera, dato l’infortunio di Chiellini, proprio uno dei nomi più discussi tra i convocati, del quale si sa benissimo quanto sia diventato avvezzo ad infortuni ricorrenti, dopo una carriera di quelle logoranti e dispendiose; l’entità del problema sarà da valutare, ma se il Mancio lo ha chiamato avrà i suoi buoni motivi, magari al di là di quello che può essere il rendimento in campo.

Chi è “dentro” sa come vanno le cose, mentre da fuori chiacchieriamo, facciamo le formazioni, ma in realtà siamo fortunati perché noi non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e se anche diciamo (scriviamo) una ca…volata, chi se ne frega, domani diremo il contrario e buonanotte; per cui la scelta di convocare Chiellini è stata certamente ben ponderata, anche relativamente ad eventuali, possibili, infortuni.

L’Italia a forza 3 prosegue il proprio cammino e la prossima sarà contro il Galles, già qualificato come gli azzurri, in un incontro che è solo un impegno in più, ma che difficilmente verrà “usato” come fosse un’amichevole e basta; c’è da vincere il girone e poi andare a Londra aspettando di sapere chi sarà la seconda del Girone C, l’avversaria degli ottavi di finale.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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