Ci risiamo, la droga, meglio la cocaina continua a rimanere nei salotti romani dei Parioli. Non è la prima volta e solo dopo una complessa indagine, coordinata dalla Direzione Antimafia del territorio capitolino e dalla sezione dei condotta dai carabinieri nonchè dalla polizia Giudiziaria della Procura, si è arrivati all’arresto di 21 persone.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati armi e droga. A quanto accertato, uno degli indagati spacciava quotidianamente cocaina in due locali notturni nei pressi di via Veneto. Le 21 persone arrestate dai carabinieri della sezione di polizia Giudiziaria della Procura di Roma sono accusate di associazione per delinquere finalizzata all’illecita commercializzazione di cocaina, detenzione, spaccio, estorsione, minacce, porto clandestino e ricettazione di armi da sparo.

Cinque sono stati arrestati in flagranza e 16 colpiti da ordinanza di custodia cautelare.

La spiccata caratura criminale dei singoli indagati è emersa immediatamente per diverse ragioni: i metodi intimidatori utilizzati dagli stessi per ottenere il pagamento dello stupefacente illecitamente commercializzato, senza esitare a minacciare di morte i debitori o i loro stessi collaboratori pur di ottenere il pagamento della droga. La purezza della cocaina spacciata (principio attivo), come accertato in seguito all’arresto di uno degli indagati, è stata riscontrata pari al 97%.

Una purezza altissima, senza precedenti sul territorio nazionale (negli ultimi anni) che denotava come lo stupefacente in questione derivasse da approvvigionamenti giunti in Italia direttamente dai luoghi esteri di lavorazione, senza aver subito ”rimaneggiamenti” palesando in tal modo contatti diretti dell’organizzazione smantellata con soggetti operanti nell’ambito del commercio internazionale di stupefacenti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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