Stagione 2019/2020 Liceo Classico Vincenzo Monti, Liceo Linguistico Ilaria Alpi – Cesena

25 novembre, 3, 4 e 9 dicembre 2019
rappresentazioni in matinée
Classroomplay

A cosa serve il teatro e in che modo può contribuire allo sviluppo della società? Da questa domanda parte il progetto Classroomplays – ovvero spettacoli da vivere direttamente in classe – di Emilia Romagna Teatro Fondazione che si proietta nell’arco di un triennio portando la rappresentazione nell’ambito privilegiato in cui
si costruisce la società del futuro: la scuola.
A Cesena, lunedì 25 novembre (ore 11.15), nella classe 4Ds del Liceo Classico Vincenzo Monti, è di scena il primo Classroomplay Aristotele invita Velázquez a colazione e gli prepara uova e (Francis) Bacon di Davide Carnevali, con gli attori della compagnia permanente ERT Michele Lisi e Paolo Minnielli. Lo spettacolo sarà replicato il 3 dicembre nella classe 4I del Liceo Linguistico Ilaria Alpi alle ore 9.10 e il 4 dicembre nella classe 4H dello stesso istituto (ore 11.15).
Il 9 dicembre, invece, debutta nella classe 4Ds del Liceo Classico Vincenzo Monti il secondo spettacolo del progetto, Teseo fila la lana, Pollicino sbriciola per terra e Cartesio presta a Dante un gps per trovare la retta via (ore 11.15).
I due testi di Carnevali sono pubblicati nella collana editoriale Linea, creata in collaborazione da ERT
Fondazione e Luca Sossella editore, dedicata ai testi teatrali contemporanei.
Il teatro si fa strumento didattico per mezzo di un approccio multidisciplinare che attraversa filosofia, storia, letteratura e arte in modo ironico e coinvolgendo in prima persona gli studenti chiamati a essere non più spettatori passivi, ma pensatori attivi e attori consapevoli della società in cui vivono.
Classroomplays riflette sulla relazione che intercorre tra una visione del mondo e le forme culturali attraverso cui essa si manifesta: il primo anno, con Aristotele invita Velázquez a colazione e gli prepara uova e (Francis) Bacon, indaga – a partire dalla Poetica aristotelica – i concetti di presentazione e rappresentazione dalla Grecia alla modernità, il principio di formalizzazione e il primato del verosimile sul vero in un linguaggio agile e sempre portato a chiamare in causa gli spettatori. E lo fa in modo ironico, servendosi – come Brecht ha insegnato – del comico per veicolare una tematica seria.
Velásquez armato di uno smartphone e investito pittore di corte dal Re Filippo IV è alle prese con l’impossibilità di ritrarre un volto…
Il problema della rappresentazione tocca quotidianamente e da molto vicino i giovani spettatori: l’utilizzo dei social, molto diffuso fra i ragazzi, implica da parte dell’utente il dispiegamento di una precisa strategia di “rappresentazione di sé”, che è primariamente una “costruzione artificiale del sé”. Lo spettacolo cerca di
renderli coscienti di questo fatto, provando a stimolare in loro una riflessione critica sulla realtà che li circonda,
e sul rapporto che essi stessi intrattengono con questa realtà.
In Teseo fila la lana, Pollicino sbriciola per terra e Cartesio presta a Dante un gps per trovare la retta via invece Zeus e Prometeo sono nel bel mezzo di un litigio, Dante sciorina rime su una base trap, Pitagora e Cartesio affrontano la matematica applicata alla vita di tutti i giorni, la stessa che aiuterà Pollicino a uscire dai
guai, mentre Teseo e Arianna se la vedono col Minotauro, senza poter utilizzare GoogleMaps…
I concetti di ordine e struttura tengono insieme miti greci e fiabe europee: il viaggio degli eroi qui procede a cavallo tra realtà e finzione, tra la Divina Commedia e il Discorso sul metodo, con Umberto Eco e Gilles Deleuze, alla ricerca di un ponte divulgativo familiare che unisca le grandi complessità del vivere umano.
L'impegno di ERT verso i più giovani, il desiderio di offrire loro degli utili punti di vista sul mondo in cui abitano, si coniuga con la relazione costante con i docenti delle scuole del territorio, che vagliano, condividono e accolgono le proposte della Fondazione. In questo caso i testi nascono da una commissione di ERT a un
giovane pluripremiato drammaturgo (Premio Hystrio alla Drammaturgia 2018, solo per citare il riconoscimento più recente), che accetta la sfida di affrontare argomenti di carattere filosofico con un linguaggio pensato per gli studenti.

Davide Carnevali (Milano, 1981) è attualmente autore residente per il triennio 2018-2020 presso ERT Fondazione e membro del Comitato di drammaturgia del Teatre Nacional de Catalunya e drammaturgo per la Royal Shakespeare Company nell’ambito di Project Europa 2020. Dal 2014 è autore selezionato per il programma internazionale
Fabulamundi Playwrighting Europe.
Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Teoria del Teatro presso la Universitat Autònoma de Barcelona, con un periodo di studi presso la Freie Universität Berlin; con una tesi dal titolo Forma dramática y representación del mundo en el teatro europeo contemporáneo, pubblicata poi in forma di saggio per la casa editrice messicana Paso de Gato.
Insegna drammaturgia e teoria del teatro alla “Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro” di Modena, “Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi” di Milano, Institut del Teatre de Barcelona e “17 Instituto de Estudios Críticos” di Ciudad de México; parallelamente tiene seminari presso differenti teatri e istituzioni.
È membro del consiglio di redazione delle riviste catalane “Pausa” e “Estudis Escènics”, scrive per “Hystrio” e per diverse riviste internazionali, occupandosi principalmente di teatro iberoamericano e tedesco. Ha curato diverse edizioni di autori catalani e spagnoli in Italia ed è traduttore dal catalano, dallo spagnolo e dal francese all’italiano.
Come autore si forma con Laura Curino in Italia e con Carles Batlle presso la Sala Beckett di Barcellona; amplia i suoi studi in Spagna e Germania assistendo ai seminari di Martin Crimp, Biljana Srbljanović, José Sanchis Sinisterra, Hans- Thies Lehmann, John von Düffel, Simon Stephens, Martin Heckmanns.
Con Variazioni sul modello di Kraepelin si è aggiudicato nel 2009 il premio “Theatertext als Hörspiel” al Theatertreffen Stückemarkt di Berlino e il “Premio Marisa Fabbri” al Premio Riccione per il Teatro, e nel 2012 il “Prix de les Journées de Lyon des auteurs”. Come fu che in Italia scoppiò la rivoluzione ma nessuno se ne accorse ha ricevuto il “Premio Scintille” del Festival Asti Teatro 2010 e il “Premio Borrello alla nuova drammaturgia” 2011. La prima parte del Dittico dell’Europa,
Sweet Home Europa, è stata presentata nell’edizione 2011 del Festival Internazionale di Letteratura di Berlino, ha debuttato nel 2012 con una produzione del Schauspielhaus Bochum e in forma di radiodramma per la Deutschlandradio Kultur. Nel 2013 è stato incluso tra i 35 autori più rappresentativi della storia del Theatertreffen Stückemarkt, che per l’occasione ha incaricato e sovvenzionato la scrittura della seconda parte del Dittico, Goodbye Europa. Lost Words. Nello stesso anno ha vinto il “Premio Riccione per il Teatro” con Ritratto di donna araba che guarda il mare. Nel 2016 ha ricevuto la Menzione d’onore al Premio Platea per Menelao, che ha poi debuttato nel 2019 prodotto da ERT. Nel 2017 ha scritto per il Teatre Nacional de Catalunya Actes obscens en espai públic, a partire da Teorema di Pier Paolo Pasolini.
Ha inoltre scritto e messo in scena: Maleducazione transiberiana (Teatro Franco Parenti, 2018); Ein Porträt des Künstlers als Toter (Staatsoper Unter den Linden, 2018); La Peppa Pig pren consciència de ser una porqueta (Sala Beckett, 2019); Suini (Teatro Sannazaro, 2019); Lorca sogna Shakespeare in una notte di mezza estate (ERT, 2019). Dal 2018 scrive e
dirige i Classroom Plays, spettacoli di teatro nelle scuole, per un progetto di ERT.
Nel 2018 ha ricevuto il “Premio Hystrio alla drammaturgia” per la sua traiettoria artistica.
Le sue opere sono state presentate in diverse stagioni teatrali e festival internazionali, e sono tradotte in catalano, estone, francese, greco, inglese, polacco, portoghese, rumeno, russo, spagnolo, tedesco, ungherese. È pubblicato in Francia da Actes Sud e in Italia da Einaudi e Fandango Libri.
Per Linea, collana editoriale creata in collaborazione da ERT Fondazione e Luca Sossella editore, dedicata ai testi teatrali contemporanei, ha pubblicato Aristotele invita Velázquez a colazione e gli prepara uova e (Francis) Bacon, nel 2018, Menelao e Teseo fila la lana, Pollicino sbriciola per terra e Cartesio presta a Dante un GPS per trovare la retta via, nel 2019.

Di seguito la locandina sintetica: Classroomplay
Aristotele invita Velázquez a colazione e gli prepara uova e (Francis) Bacon Teseo fila la lana, Pollicino sbriciola per terra e Cartesio presta a Dante un gps per trovare la retta via due creazioni di Davide Carnevali con Michele Lisi e Paolo Minnielli produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione durata di ciascuno spettacolo: 1 ora e 15’

Informazioni:
Ufficio Scuola ERT – Teatro Bonci – Stefania Albertini tel. 0547 355733, [email protected]
cesena.emiliaromagnateatro.com
Emanuela Dallagiovanna – Ufficio Stampa Teatro Bonci
tel. 0547 355714, [email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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