Era il re del mercato pallonaro, uno “squalo” in un oceano dove a essere “tonno” ti …. mangiano.

Mino Raiola era un re, uno dei più potenti procuratori di un calcio che o lo amava, oppure lo odiava; lui che alcuni definivano sprezzantemente “pizzaiolo”, quasi che ci si dovesse eventualmente vergognare di questo mestiere.

Di certo aveva quello che viene definito “il pelo sullo stomaco” e non guardava in faccia a nessuno, salvo che ai suoi assistiti ed agli interessi loro e …. ai propri.
Quante batteglie in questi anni, in giro per il mondo, con il cellulare che squillava perennemente e lui che rispondeva immancabilmente.

Oggi che non c’è più, tutti lo ricordano con un pensiero, una parola gentile, come si usa in queste occasioni anche per chi stava sulle scatole, ma così vanno le cose; con la morte che non guarda in faccia a nessuno e puoi essere il migliore, ma affronti una “trattativa” persa in partenza.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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