Ci ha lasciato un amico della Roma borghese che ho conosciuto durante alcuni conclavi dell’Ordine di Malta sull’Aventino e a Assisi. E’ morto dopo una lunga vita piena di amicizie vere e successi personali a 95 anni Sforza Marescotto “Lillio” Ruspoli. Veniva considerato  l’ultimo principe dell’ aristocrazia e della dolce vita nella capitale.

Politico, dirigente d’azienda e banchiere italiano, ambasciatore del Sovrano militare ordine di Malta, “Lillio” Ruspoli nasce a Roma il 23 gennaio 1927.

E’ stato uno degli ultimi rappresentati delle più antiche famiglie romane risalente al XIII secolo, imparentate con i Farnese, i Salviati, gli Orsini, i Dampierre. Suo fratello maggiore era l’attore Dado Ruspoli.

Dopo gli studi bancari, è entrato nel direttivo della Banca Romana a fianco di Arturo Osio (poi fondatore della Banca Nazionale del Lavoro), legandosi a personaggi come Leo Longanesi, Ernesto Fassio, Carlo Pesenti, Renato Angiolillo, Franco Marinotti, Mino Maccari, Roberto Rossellini e conoscendo personalmente anche don Luigi Sturzo. Nell’immediato dopoguerra aderì al Movimento Sociale Italiano grazie alla vicinanza col principe Junio Valerio Borghese.

Nel 1956 ha fondato assieme ad agrari conservatori i Centri d’Azione Agraria, in difesa della “civiltà contadina”.

Nel 1989 Sforza Ruspoli si è presentato come capolista candidato per il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale alle elezioni comunali di Roma del 1989, venendo eletto consigliere con 37.240 voti di preferenza.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto ImagoEconomica

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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