Nella musica degli anni Settanta sono cresciuti nel tempo ottimi musicisti, i ritmi, le Armonie e le melodie erano ricche di idee e di sonorità afro-americanane, la musica si arricchiva anche attraverso le ballate che prendevano il sopravvento presso le comunità di quei luoghi e di quelle persone che vivevano nei vari continenti.
Negli anni Settanta arrivò un genere musicale innovativo, la Disco Music, noto stile proveniente dalla Musica Soul degli anni Sessanta, ma con accenti funkegianti e riff delle sessioni degli ottoni, poi il ballo disco, era un ballo chiamato con il nome tecnico, The Hustle che ancora oggi deriva dal latinoamericano e che si adeguò fino alla ribalta dell’attore italo-americano John Travolta, nel film coult celebre, La Febbre del Sabato Sera.

Un personaggio del mondo musicale e del business che ha fondato la label discografica anche di piccole dimensioni.
È il caso di una label che nacque all’inizio degli anni Sessanta, questa fu la A&M Records di Herb Alpert e Jerry Moss.
Herb Alpert californiano e losangelino di nascita, cantante, trombettista, compositore e produttore discografico.
Il suo nome e associato alla formazione The Tijuana Bress Band. Indimenticabile a Jerry Moss fondò l’etichetta A&M Records.

Questa etichetta all’inizio della sua vita degli anni Sessanta pubblicava opere discografiche di Musica Jazz di noti artisti americani.
Nell’andare del tempo la label e i fondatori aprirono ad una rivoluzione migliorandola e ingrandendola e iniziano ad inserire un vasto catalogo aperto anche ad altri generi musicali come il rock, ma non solo pubblica artisti scoperti dal produttore discografico Herb Alpert come il gruppo vocale dei The Carpaters, un duo vocale composto da Richard e Karen Carpanter che ebbero il loro momento di maggior successo negli anni Sessanta e Settanta, avvicinando i generi musicali che il quel periodo andavano per la maggiore come la musica Country, le ballad e le canzoni del celebre compositore e direttore d’orchestra Burt Bacharach.

All’inizio degli anni Settanta Herb Alpert scoprì un musicista che si stava affacciando alla musica e al business sistem, Chuck Mangione. Questo musicista di origine italiana nasce a Rochester nello Stato di New York nel 1940, figlio di un droghiere al dettaglio di origine italiana. Non vi era nessuno e alcuno sfondo musicale in famiglia, tuttavia casa Mangione era sempre piena di musica quando Chuck e il fratello maggiore, il pianista Gap, erano ancora giovani; nei ricordi c’era sempre musica in casa. Il padre Mangione o Miles come lo chiamavamo i due figli, non privò loro l’opportunità di intraprendere o studiare uno strumento, Chuck cominciò a studiare con delle lezioni il pianoforte, ma dopo aver visto il film “Il ragazzo col corno”, decise che il suo strumento sarebbe stata la tromba.

Dopo gli studi Chuck apparve in Shows televisivi locali e dopo che lui ed il suo fratello Gap avevano formato il gruppo i “Jazz Brothers”, si guadagnarono presto la notorietà di giovani musicisti professionisti. Crebbero e migliorarono nell’amore che era stato coltivato dal padre. Chuck occupò il posto di trombettista che era stato di Clifford Brown, Kenny Dorham, Billy Hardman, Lee Morgan e Freddie Hubbard; per il suo sviluppo fu importante il ritorno alla Eastman School of Music di Rochester, in qualità di istruttore di Musica Jazz

Avendo soddisfatto la sua brama di musicista di successo con un gruppo jazz di tutto rispetto e successo, formato da: Joe Romano al sax tenore, alto e flauto Wynton Kelly al pianoforte, Sam James al contrabbasso e Lou Haynes alla batteria, con questa formazione Chuck Mangione incise il suo primo album dal titolo “Recuerdo” era il 31 luglio del 1962 a New York City, Mangione alla tromba era accompagnato da un quartetto, in questa occasione suonò brani celebri come: “Big Foot” di Charlie Parker, “Solar”di Miles Davis, ” If ever i Wold Leave You”, di Lorner and Loewe e due brani scritti e arrangiati dal trombettista Chuck Mangione, “Recuerdo” e “The Little Prince”.

Dopo questa esperienza il musicista italo-americano doveva soddisfare il suo desiderio di scrivere, c’era musica dentro di lui che doveva venir fuori. Un brano significativo fu “Hill Where The Lord Hides”, brano eseguito al concerto “Friends of Love” nel 1970, con la Philarmonic Orchestra of Rochester; questo concerto lo condusse al primo contratto di registrazione di un’opera discografica, con una label importante la Mercury Records, inoltre gli permise di portare la sua musica ad un pubblico nazionale più grande.

Il lavoro fu una molla verso il successo e negli anni che seguirono, un flusso apparentemente senza fine di musica uscì dalla sua penna dotata e prolifica di Chuck Mangione. Questi anni iniziali con la label Mercury Records culminarono nel 1972 con una serie di album, il musicista italo-americano registrò un disco dal titolo: “The Chuck Mangione Quartet”, dove nell’occasione il musicista veniva accompagnato da una formazione comprendente ottimi musicisti, che per un paio d’anni fino al 1976 lo accompagnarono nelle tournée in tutto il mondo, il quartetto era formato da: Gerry Niewood al sax alto, tenore, flauto e tuba, Joel Di Bartolo al basso elettrico è Ron Davis alla batteria e percussioni, la formazione suonava il celebre motivo “Manha De Carnaval”, del celebre compositore Bonfa e la versione strumentale “Land of Make Believe” questo brano culminano nel 1973 con uno dei suoi album più famosi “A Chuck Mangione Concert ‘Land of Make Believe'”, brano che fu cantato dalla soprano Esther Satterfield, con la Hamilton Philarmonic Orchestra, concerto registrato alla Massey Hall di Toronto in Canada, che valse il premio discografico, della critica musicale. Quando il musicista newyorkese firmò il contratto con la label A&M Records nel 1975, il Chuck Mangione Quartet produsse l’opera discografica “Bellavia”, il brano omonimo era il cognome da ragazza di sua madre quest’opera discografica fu dedicata ai suoi genitori, vincendo il suo primo premio discografico, un anno dopo nel 1976 produsse il brano “Chese the Clouds Away” dall’omonimo long plaiyng, che fu usato come sottofondo musicale delle riprese televisive dei Giochi Olimpici del 1976.

Nello stesso anno il musicista italo-americano produsse l’opera discografica “Main Squeeze”, un long playing altrettanto significativo per Chuck, con i brani di successo come “(The Day After) Our first Night Together”, “Love the Feelin’, “I Get Grazy”, “Doin’ Everrything With You” e “Main Squeeze’, con il supporto di ottimi musicisti, insieme a Chuck Mangione al flicorno soprano, suonavano, Bob Mann alla chitarra acustica elettrica, John Tropea alla chitarra elettrica e acustica, Don Grolnick al piano elettrico, acustico e rhodes, Tony Levin al basso elettrico, Ruben Bassini e Ralph Macdonald alle percussioni, Richard Tee all’organo Stave Gadd alla batteria e percussioni.
Il musicista continuò la sua vena musicale e nel 1977 seguito dal suo primo disco d’oro pubblica l’album “Feel so Good”, cambiando ancora una volta i musicisti, con Chuck Mangione al flicorno soprano sarà il suo strumento ideale dopo che all’inizio della sua carriera il suo primo strumento fu la tromba.

La nuova formazione ora comprende: Chris Vadala al sax tenore, soprano, baritono e flauto, Grant Geissman alla chitarra acustica, classica 12 corde e elettrica, Charles Meeks al basso elettrico è James Bradley Jr. alla batteria e percussioni, i brani di maggior successo nelle sonorità sono più freschi e sono più improvvisati dai singoli musicisti che si inerpica in fraseggi vertiginosi pieni di tecnica, i brani sono: “The XITh Commandament” e “Feel do Good”, il cui motivo raggiunse le posizioni dei primi 40 dischi in classifica. Nel 1978 con il doppio album “Children of Sanchez”, vinse il premio d’oro G.A.P. della Associazione della Stampa estera e il suo secondo premio discografico l’anno seguente. The Children of Sanchez fu prodotto nel 1978 come colonna sonora del film omonimo con la regia di Hall Barlett, con gli attori principali Anthony Quinn e Dolores Del Rio.

La colonna sonora originale diviene la candidatura come migliore colonna sonora e andò all’autore Chuck Mangione. La sua canzone di apertura Children of Sanchez vinse l’Emmy per la migliore performance vocale e strumentale. Il cantante che interpretava questo brano è Don Potter, musicista, produttore, chitarrista e cantante, nato a Neshville, che negli anni Settanta collaborò con Chuck Mangione. Nello stesso anno in California si tenne il concerto live all’Hollywood Bowl davanti a 20mila persone, era una domenica del 18 luglio del 1978, il musicista italo-americano fu accompagnato dal suo quartetto e dalla Seventy Pice Orchestra diretta da Gerry Vinci. In questo stupendo concerto Chuck Mangione ripropone tutti i suoi brani classici con il suo quartetto e un’orchestra di 40 elementi, questo concerto sarà pubblicato nel 1979 dalla label A&M Records.

Così il 1978-’79 si dimostra negli anni in cui Chuck Mangione sfondò, con premi e oneri provenienti dalle pubblicazioni dell’industria musicale delle sue opere discografiche, come pure dai giornalisti specializzati e riviste popolari, completati da innumerevoli apparizioni su ogni rete televisiva di diversi centinaia di migliaia di persone, quando “Give it All You Got” scritta da Chuck Mangione, venne ascoltata in tutto il mondo come tema musicale delle Olimpiadi invernali di Lake Placid, città dello Stato di New York nel 1980, il motivo vinse il premio Grammy Awards e venne fuori dal suo long playing seguente “Fun and Games”.

L’influenza di Chuck si espanse in lungo e in largo, allora si resta impressionati in un weekend d’autunno , quando le bande marciavano per il paese intrattenendo il pubblico lungo le vie e nei parchi con le versioni orchestrate di “Fee so Good”, “Land of Make Believe”, “Chese the Clouds Away” ed altri brani familiari, non solo le bande in marcia, ma pressoché in tutti gli Shows televisivi, spettacolo di giochi, avvenimenti sportivi tutti hanno utilizzato le registrazioni del musicista italo-americano di sottofondo una volta o l’altra, come orchestrale nel suo diritto a lavorato inoltre nelle maggiori orchestre sinfoniche, in qualità di solista a Rochester nella città nativa nello Stato di New York, la Rochester Philarmonic Orchestra è stata fondata nel 1922 dall’industriale e amante della musica George Eastman Kodak Company, l’orchestra sinfonica di Hamilton Ontario nello Stato canadese e nelle orchestre sinfoniche di Atlanta, Hollywood, Colorado Spring e Phoenix.

In oltre un cast di notorietà, nella Musica Jazz, aderì alla richiesta nel dicembre 1980, per un concerto di beneficenza a favore del terremoto in Italia, il concerto fu poi inciso alcuni anni dopo su un doppio album dal titolo “Tarantella”; gli ospiti che vi presero parte danno i nomi notissimi del panorama jazzistico americano, da Dizzy Gillespie, Lew Soloff alle trombe, Chick Corea al piano, Steve Gadd alla batteria, Kathzyn Moses al flauto, Gap Mangione fratello di Chuck al piano acustico e elettrico.
Se vi è dicotomia, essa sta nel determinare cosa porti più gioia a Chuck Mangione comporre o eseguire, Chuck dice: “Quando butti giù qualcosa sulla carta resta la per sempre per le generazioni future, da suonare, ascoltare, godere, fa piacere ascoltare qualcuno che suona la tua musica è emozionante da matti, se sei dal dentista sentire alla radio i Noston Pops che eseguono le tue canzoni è un complimento enorme che altri ascoltino la tua musica è tuttavia nulla, dice, da tanta emozione come un’esecuzione dal vivo dove vi è una costante dare e ricevere”. “La musica quindi è visiva e ha bisogno di essere eseguita dal vivo, per essere apprezzata al massimo”.

Chuck Mangione quindi non vuole rinunciare alle esecuzioni per concentrarsi a scrivere solo musica, né desidera essere solamente musicista per registrazioni, vorrebbe essere come: Eubie Blake, Duke Ellington e Woody Herman e fare esecuzioni dal vivo, davanti alle persone dei suoi fan il più allungo possibile. Il suo scopo nella vita non è vincere dei Grammy o degli Emmy o avere album di platino, il suo scopo è quello di suonare musica a tal punto, sperando che vi sia abbastanza gente in gradi farlo sentire vivo.
Di continuare a farlo, anche per il padre Frank Miles Mangione, in occasione del suo settantesimo compleanno.
Il tema del tempo senza limite viene portato avanti dell’altro lato, con Recuerdo, titolo del suo primo album da solista di vent’anni prima, Lullaby for Nancy brano composto e dedicato alla sua sorella Carol Feel so Good, versione vocale di maggior successo del 1977, cantato dalla voce di Fon Potter e The Cannonball Run Theme, dalla serie dei film di Burt Raynolds dal titolo Cannonball Run.

Yourney to the Rainbow è il secondo album di Chuck Mangione per la nuova label la Columbia Records, che non solo riconferma il suo amore durevole per la musica, ma dà l’occasione di soffermarsi una volta ancora su una solita odissea condotta da un unico musicista. Questo filo di continuità è stato una costante per più di dieci anni, da Friends and Love, a Chese the Clouds Away, a Land of Make Believe, a Bellavia, a Children of Sanchez, a Fell so Good e a Fun and Games; e, poi debuttò nel 1982, con la label la major Columbia Records con l’album Love Notes. Attraverso tutti questi album, si comincia a osservare un quadro più grande, come Pablo Casal, Duke Ellington e Dizzy Gillespie.
Chuck dice: “Sento di essere stato messo qui per far musica, credo che il mio scopo sia di suonare dal vivo per la gente che mi dà una grande soddisfazione.”

Il suo viaggio lo ha portato attraverso tutto il mondo: USA, Canada, Giappone, Filippine, Hon Kong, Messico, Caraibi, Europa e Australia oltre le legioni di ammiratori che Chuck Mangione si è coltivato in prima persona e con i dischi in tutti questi anni non fanno prevedere un fine delle tournée.

Gli ultimi due album sono degli inizi del 2000, il nuovo Millennio, Chuck Mangione The Felling’s Back e Chuck Mangione Everything for Love pubblicati dalla label Chesky Records.

Chuck Mangione vive a Rochester la sua città natale nello Stato di New York e ha ottantadue anni portati ancora bene!.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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