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Le nuove frontiere della medicina passano dalla Casa di Cura San Lorenzino di Cesena.
Prima struttura sanitaria a farlo in Romagna e tra le prime in tutta la regione, la clinica privata fondata da Elio Bisulli da poche settimane si è dotata di un macchinario per interventi in laparoscopia con visione tridimensionale. Dopo la televisione e il cinema, infatti, la tecnologia 3D ha fatto il suo ingresso anche nella pratica chirurgica consentendo al medico di operare con una invasività minima e, grazie agli appositi occhiali, di osservare sullo schermo le immagini dei piani anatomici per certi aspetti addirittura meglio che in chirurgia aperta.
Realizzata dal gruppo tedesco B. Braun, la colonna laparoscopica 3D “Einstein Vision” acquisita dalla clinica cesenate, offre al chirurgo un indiscutibile valore aggiunto: quello di una visione non più limitata alle due tradizionali dimensioni (altezza e lunghezza) ma dotata anche della terza, la profondità. In questo modo, il campo di visione del medico è completo e la percezione delle distanze diviene reale, senza più limite dell’appiattimento delle immagini.
Secondo uno studio realizzato nel 2011 dall’Università di Surrey (Inghilterra), l’utilizzo della laparoscopia in 3D migliora le performance dell’intervento chirurgico rispetto alla tecnologia bidimensionale con una riduzione del 30% del tempo di esecuzione e del 62% del tasso di errore.

“La nostra clinica è da sempre attenta a una innovazione tesa a migliorare la qualità del servizio per i propri pazienti – commenta il dottor Raffaele Bisulli, responsabile Raggruppamento Chirurgico della Casa di Cura San Lorenzino -. Lo dimostra l’attenzione verso questa nuova tecnologia di laparoscopia tridimensionale, introdotta recentemente in sala operatoria. La Fondazione Elio Bisulli sta svolgendo un lavoro di approfondimento per la formazione dei nostri medici nell’utilizzo de

Le possibili applicazioni della tridimensionalità in sala operatoria saranno illustrate nel corso del convegno dal titolo “La chirurgia laparoscopica: nuove frontiere” organizzato dalla Fondazione Elio Bisulli in collaborazione con la Casa di Cura San Lorenzino. L’evento, rivolto a medici chirurghi e infermieri, si terrà sabato 18 aprile 2015 dalle ore 8.30 alle ore 13.30 nell’aula didattica “E. Piccinini” in via Dell’Amore 15 a Cesena. Interverranno il dottor Raffaele Bisulli, responsabile Raggruppamento Chirurgico della Casa di Cura San Lorenzino di Cesena, con una relazione su “Gli standard tecnologici e qualitativi della chirurgia 3D”; a seguire il dottor Maurizio Pavanello, direttore di Chirurgia Generale all’Ospedale San Giacomo Apostolo di Castelfranco Veneto (Treviso), che parlerà di “Utilizzo della tecnica 3D in chirurgia laparoscopica”. Infine il professor Alberto Liboni della Clinica Chirurgica Universitaria di Ferrara tratterà il tema de “I confini della chirurgia laparoscopica a 30 anni dalle origini”.
Nel corso del convegno saranno eseguiti interventi chirurgici trasmessi in diretta dalla sala operatoria della Casa di Cura San Lorenzino con visione tridimensionale anche per i partecipanti.
La partecipazione è gratuita e consente di acquisire 4 crediti ECM.

Per informazioni e iscrizioni: [email protected] – 0547.361299.

A cura di Giovanni Bucchi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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