La curva dei contagi torna a salire in Italia. I dati e gli indicatori sono peggiorati, nonostante una campagna di vaccinazione che ha superato la soglia dell’80% e l’obbligo di Green Pass sul luogo di lavoro. Quali sono le persone più a rischio? Quali categorie di cittadini italiani, in altre parole, contribuiscono alla diffusione del contagio?

Aumento dei casi in Italia: come sono cambiati i numeri e gli indicatori
L’aumento dei casi di Covid in Italia è certificato da cifre e indicatori di misurazione del contagio. In particolare, sono stati 5.335 i nuovi positivi tra gli italiani del 29 ottobre 2021. Un numero importante alla misurazione dell’andamento del contagio in Italia è rappresentato dall’incidenza dei casi ogni 100mila abitanti: si tratta di uno dei tre indicatori che ci permettono di stabilire quando una regione passa dalla zona bianca alla zona gialla. Al momento oltre mezza Italia ha superato la soglia dei 100mila abitanti dopo la quale si entra in zona gialla.

L’Istituto superiore di sanità (ISS) ha previsto che durante la prossima settimana, l’indice di trasmissibilità Rt, attualmente a 0,96, salirà all’1,14. La soglia di allerta è dell’1%. “Le stime sono basate sui soli casi sintomatici e ospedalizzati. L’incidenza è in rapido e generalizzato aumento. Potrebbe essere il preludio ad una recrudescenza dell’epidemia“, ha detto Silvio Brusaferro, a capo dell’ISS, in conferenza stampa.

Chi si contagia di più in Italia adesso: c’entrano i non vaccinati
La domanda che sorge spontanea davanti a dati e statistiche, a questo punto, riguarda i vettori del contagio, ovvero quali caratteristiche hanno i gruppi demografici all’interno dei quali il contagio viaggia più velocemente.

Naturalmente il fatto di essere o non essere vaccinati è una discriminante. Ad esempio, i casi sono in risalita tra i bambini di età compresa tra 6 e gli 11 anni – qui i sintomi, – che, come noto, non possono ricevere la puntura. Ma, soprattutto, preoccupano i non vaccinati. La variante Delta infatti è più contagiosa, quindi, al netto di una serie di restrizioni venute meno, i non immunizzati sono ancora più vulnerabili che all’inizio della pandemia.

“A contagiarsi sono innanzitutto i non vaccinati. In Italia ormai circola solo la variante Delta e chi non è protetto ha il 60 % di probabilità di infettarsi se incontra il virus”, ha puntualizzato Brusaferro. I casi sono in risalita non solo in Italia.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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