Il Real Madrid di calo Ancelotti si prende di forza la finale di Champions

Con una rimonta clamorosa avviata in pieno recupero e completata nei tempi supplementari, uno straordinario Real Madrid si prende di forza la finalissima di Champions League ai danni del Manchester City.

Al Bernabeu finisce 3-1 con la doppietta di Rodrygo (90′ e 91′) e il rigore di Benzema nell’extra-time, che ribaltano il vantaggio di Mahrez siglato a un quarto d’ora dal termine. Passerà alla storia anche l’incredibile salvataggio di Mendy sulla linea dopo un tiro di Grealish (sarebbe valso lo 0-2), giusto qualche istante prima dell’inizio della ‘remuntada’.

Così il 28 maggio, a Parigi, sarà l’irriducibile squadra di Carlo Ancelotti a sfidare in finale il Liverpool di Klopp.

Continua l’incubo Champions invece per i Citizens di Guardiola, che gettano al vento la possibilità di giocarsi la seconda finale consecutiva, dopo quella persa lo scorso anno con il Chelsea.

Rispetto allo scoppiettante 4-3 per il City andato in scena all’Etihad Stadium la scorsa settimana, l’avvio di gara del Bernabeu è abbastanza bloccato e ragionato da ambo le parti. In virtù del gol da recuperare sono i blancos che tentano per primi di spaventare Ederson, inizialmente con un colpo di testa di Benzema e poi con un mancino di Vinicius, entrambi fuori misura.

Sull’altro fronte, invece, ci pensa Courtois a salvare il Real sulle conclusioni di Bernardo e Foden indirizzate nello specchio. Dopo pochi secondi da inizio ripresa gli spagnoli hanno una palla gol colossale con Vinicius, ma il brasiliano la spreca incredibilmente sotto porta su assist di Carvajal. La gara resta quindi in equilibrio, però al 73′ arriva il colpo di scena firmato Mahrez, che trafigge Courtois con il mancino su assist di Bernardo portando avanti il Manchester City. Doccia gelata per il Madrid e tutto il Bernabeu, con i blancos che rischiano il tracollo poco più tardi sulla botta di Cancelo parata dal portiere e sul tentativo di Grealish respinto incredibilmente sulla linea da Mendy.

Sembra fatta per i citizens, ma il Real non muore mai e a tempo scaduto segna due volte con il neo entrato Rodrygo, che ribalta completamente la sfida e la prolunga ai supplementari. Neanche il tempo di iniziare l’extra-time che arriva l’episodio che stravolge ancor di più la gara: Benzema viene falciato in area da Ruben Dias, Orsato concede il rigore e lo stesso bomber francese lo realizza con freddezza firmando il 3-1 madridista sinonimo di qualificazione.

Il City non ci sta e con le ultime forze fisiche e mentali rimaste prova a rimettersi in carreggiata, ma sbatte ancora una volta su Courtois che si supera sul colpo di testa di Foden, salvandosi poi sul successivo tap-in di Fernandinho fallito sotto porta. È questa l’ultima vera emozione del match, perché nel secondo supplementare di fatto non si gioca mai: il Real difende il vantaggio e si prende la 17 finale di Champions della propria storia.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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