Una storia lontana col Catanzaro
Era il 2 Gennaio del 1977 quando il Cesena per la prima volta in serie A alla 11^ giornata si trovava ad ospitare allo stadio la “Fiorita” un Catanzaro di tanta sostanza. Calciatori come Giovanni Improta, Giannantonio Sperotto, Claudio Ranieri, Massimo Palanca rappresentavano una totale garanzia per incutere una sorta di paura ad ogni avversaria. Eppure, i bianconeri di un deludente Giulio Corsini (poi durante il campionato esonerato per fare posto al duo Ferrario-Neri), che arrivò al posto di Beppe di Marchioro, andato al Milan, riuscirono a sfangarla con un gol di Gil De Ponti. Ma quel gol era servito solo per gioire di quella vittoria, perchè alla fine della stagione il Cesena in compagnia dei calabresi, venne amaramente retrocesso in serie B. L’ultimo incontro tra le due formazioni risale al 1983 con il risultato che terminò 0-0; a distanza di molti anni, dopo tanta lontanza calcistica, le due antagoniste scenderanno al “Dino Manuzzi” per ridare un senso alla loro storia e all’antagonismo puro che non è mai mancato tra le due rivali.
Sia il nuovo gruppo di Michele Mignani e quello dell’ex Fabio Caserta, sono ancora in fase di rodaggio e sicuramente per trovare gli assetti giusti occorreranno un paio di giornate in più. Però, l’incontro di mercoledì sera (ore 20:30), può già suggerire qualche spunto utile ai due allenatori di come fare leva per raggiungere il prima possibile la salvezza matematica della categoria.
I padroni di casa davanti ad un pubblico in forte crescita potranno dilagare sfruttando in avanti le qualità da nazionale di Cristian Shpendi sotto porta e le velocissime ripartenze di Kargbo-Berti. Gli ospiti non certamente ostili ad una performance difensiva proveranno a rispondere con l’ex Perticone, ma soprattutto dalle individualità di Volpe, Pagano, Iemmello. Ci sono tutti gli ingredienti giusti per assistere ad una bella partita, con il Cavalluccio bianconero pronto a raccogliere la sua seconda vittoria stagionale presso le mura amiche, dopo quella conseguita con la Carrarese.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega